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Paravati si prepara per i 100 anni di mamma Natuzza: attesa anche per l’elevazione della chiesa a santuario mariano

I due eventi si concentreranno nella giornata del 23 agosto: nella spianata della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime sono attesi migliaia di fedeli. In lavorazione un'opera teatrale sulla vita della mistica

Paravati si prepara per i 100 anni di mamma Natuzza: attesa anche per l’elevazione della chiesa a santuario mariano
Villa della Gioia a Paravati e, nel riquadro, Natuzza Evolo

Ci si avvicina a grandi passi verso uno dei momenti forse più attesi dal variegato popolo di fedeli che, in Italia e nel mondo, si rifanno al carisma della Serva di Dio Natuzza Evolo: l’elevazione alla dignità di santuario mariano della grande chiesa “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, situata nella Villa della Gioia di Paravati e preannunciata nel gennaio del 1944 all’umile donna calabrese dalla stessa Madre di Gesù, nel corso di una delle tante apparizioni avute in vita. In quel momento Mamma Natuzza si trovava nella povera abitazione che divideva con il marito Pasquale Nicolace. «Quando l’ho vista – spiegava riguardo all’incontro – le ho detto: “Vergine Santa, come vi ricevo in questa casa brutta?”. Lei ha risposto: “Non ti preoccupare, ci sarà una nuova e grande chiesa che si chiamerà Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e una casa per alleviare le necessità di giovani, di anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno”». Oltre al complesso sacro, la Villa della Gioia contiene oggi anche una serie di strutture socio-assistenziali per ammalati e altre fasce deboli della popolazione.

L’appuntamento nella spianata dell’omonima fondazione di religione e di culto è per il prossimo 23 agosto. Una data non casuale visto che, così come sottolineato dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro in occasione della celebrazione eucaristica della Festa della Mamma presieduta nel maggio scorso – in quello stesso giorno ricadranno anche i cento anni dalla nascita della mistica con le stigmate di Paravati, morta in odore di santità il primo novembre del 2009, all’età di 85 anni, dopo una vita spesa a dare conforto e sollievo a chiunque si trovasse nel bisogno e a riportare i cuori affranti e senza speranza alla fede cristiana. È stato lo stesso presule, tra l’altro, nell’agosto del 2022 a consacrare e ad aprire al culto il complesso sacro realizzato con le offerte dei fedeli, su disposizione di Mamma Natuzza e in ossequio alla Vergine Maria.

Il prossimo 26 luglio il vescovo terrà all’interno della Fondazione la catechesi “La preghiera nella vita di Natuzza”, nell’anno dedicato appunto alla preghiera e in preparazione al Giubileo del 2025. Per quanto riguarda il programma degli appuntamenti in vista e riguardo al 23 agosto, ancora non c’è nulla di ufficiale. A tal proposito, nell’aprile di quest’anno il promoter Ruggero Pegna (guarito dalla leucemia per intercessione di Natuzza) e il compositore e direttore del conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, Francesco Perri, si sono incontrati con il presidente della fondazione, don Pasquale Barone, per illustrare i progetti di un’opera che racconti a Paravati e nei maggiori teatri le emozioni e la vita straordinaria proprie della Serva di Dio, con la regia assegnata a un uomo di grande spessore come Andrea Ortis, già coinvolto in questa veste e da interpretedi Virgilio nella “Divina Commedia Opera Musical”. Tra le idee in cantiere, anche la riproposizioneall’esterno della grande chiesa di Paravati di una riedizione del musical “Francesco de Paula”, composto dal maestro Perri e prodotto e proposto nel 2017 da Ruggero Pegna al Palacalafiore di Reggio Calabria. Al riguardo, i due devoti in quel frangente hanno contattato la segreteria di monsignor Nostro e sottoposto i progetti anche al presidente della Regione Roberto Occhiuto, al fine di un ottenere un suo sostegno e sottolineando «che ogni incasso derivante da eventuali contributi e biglietti, eccedente le spese di allestimento, sarà destinato alla Fondazione». Tra i tanti progetti in itinere, rimane oggi il punto fermo della grande cerimonia religiosa del 23 agosto che, nella Villa della Gioia, suggellerà l’elevazione della grande chiesa a santuario mariano e i cento anni della nascita di Mamma Natuzza.

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