sabato,Novembre 30 2024

La via della fede, viaggio tra i luoghi di culto più suggestivi del Vibonese

Da Piedigrotta al Santuario di Parghelia, e poi ancora la Certosa di Serra, la Madonna della neve di Zungri e la Villa della Gioia di Paravati: angoli di pace e di preghiera che attraggono non solo fedeli ma anche studiosi e appassionati d’arte

La via della fede, viaggio tra i luoghi di culto più suggestivi del Vibonese

Paravati, il richiamo della Serva di Dio Natuzza Evolo

Villa della Gioia a Paravati e, nel riquadro, Natuzza Evolo

Era il 13 maggio 1987 quando, per volontà della Serva di Dio, Natuzza Evolo e con l’assenso dell’allora vescovo monsignor Domenico Tarcisio Cortese, al fine della realizzazione della Villa della Gioia a Paravati nacque l’Associazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, in seguito divenuta Fondazione di religione e di culto. Villa della Gioia divenne negli anni un punto di riferimento per i fedeli di tutto il mondo. Nell’impianto sono presenti un Centro anziani “Mons. Pasquale Colloca”, che è sede della Fondazione, e il Centro servizi alla persona “San Francesco di Paola”.

Qui la presenza di Natuzza, morta nel giorno della festa di Ognissanti del 2009, è viva più che mai. Ad oggi, la sua tomba richiama ogni anno migliaia di pellegrini. Molti di loro fanno parte dei cenacoli mariani sparsi in Italia e nel mondo per sua volontà. Quella della mistica con le stigmate fu una esistenza spesa nel dare conforto ai quanti si rivolgevano a lei per una preghiera, un abbraccio, una parola di sostegno. Umile, generosa, dalla forte personalità: ad oggi viene ricordata e venerata con profondo afferro. Per i fedeli, un passo di svolta è stato rappresentato dall’annuncio, nel maggio scorso, ad opera del vescovo monsignor Attilio Nostro: la chiesa diventerà un santuario mariano.

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