mercoledì,Novembre 27 2024

La via della fede, viaggio tra i luoghi di culto più suggestivi del Vibonese

Da Piedigrotta al Santuario di Parghelia, e poi ancora la Certosa di Serra, la Madonna della neve di Zungri e la Villa della Gioia di Paravati: angoli di pace e di preghiera che attraggono non solo fedeli ma anche studiosi e appassionati d’arte

La via della fede, viaggio tra i luoghi di culto più suggestivi del Vibonese

Il Santuario di Parghelia e la leggenda della Madonna di Porto Salvo

Il santuario di Parghelia e la Madonna di Porto Salvo, foto dalla pagina Fb del Santuario

La proiezione verso l’esterno e il legame con il mare a Parghelia ebbe riflessi sull’aspetto sociale, folcloristico e religioso. I viaggi per mete lontane erano spesso rischiosi, pieni di insidie. Sollecitare la protezione divina era indispensabile. Il culto connesso alla Madonna venerata col titolo di “Portosalvo” venne infatti forgiato dalla tradizione marinara. Il quadro custodito nel locale santuario raffigura la Madonna con Gesù Bambino in braccio, circondati da una schiera di angeli. Ai loro piedi si snoda il paese di Parghelia, con le imbarcazioni e la marineria.

La storia legata all’arrivo del quadro si fonde con la leggenda. Leggenda che, si precisa, non si riscontra con i fatti storici. Secondo questa, l’effigie della Madonna di Portosalvo giunse lungo le coste calabresi nello stesso giorno in cui a Tropea fu consegnata l’opera raffigurante Maria Santissima di Romania. Tra 700 e 800 dopo Cristo, nell’Impero bizantino, imperversava feroce la lotta contro il culto delle immagini sacre. Secondo i racconti popolari, illustrati nella pagina social del locale santuario, giunse lungo le coste calabresi una piccola nave proveniente dai lidi della antica Costantinopoli. Raggiunta la rada di Tropea, il cielo e il mare minacciavano tempesta. I marinai consegnarono quindi alla popolazione locale un quadro raffigurante la Madonna, nascosto a bordo insieme ad un’altra immagine sacra. La nave proseguì il viaggio salvo poi registrare una nuova battuta d’arresto nelle acque antistanti Parghelia. L’imbarcazione urtò uno scoglio, ad oggi chiamato “Scoglio della Madonna”. Presi da timore per l’imminente naufragio, fecero cenno ai pescatori del luogo affinchè recuperassero un ulteriore quadro. Dopo la consegna, miracolosamente, il mare si placò e la nave continuò la navigazione. Benché la leggenda sia particolarmente cara alla comunità, è più probabile che l’attuale dipinto custodito nel Santuario sia di epoche successive. Forse è stato sostituito nel tempo forse perché andato irrimediabilmente perduto.

Recentemente il Comune si è fatto promotore de “I cammini delle civitas Mariae di Porto Salvo”, un progetto in grado di mettere in rete città del sud Italia legate al culto della Madonna di Porto Salvo.

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