domenica,Giugno 30 2024

Da Briatico agli Stati Uniti, lo studio del musicista Vallone al Convegno internazionale della Guitar foundation

Il lavoro, realizzato in maniera autonoma dal giovane chitarrista, è stato dedicato ad una delle opere del compositore polacco Tansman. L’evento si è svolto in California: «È stata un’esperienza unica»

Da Briatico agli Stati Uniti, lo studio del musicista Vallone al Convegno internazionale della Guitar foundation

Talento, amore smisurato per la musica ma soprattutto curiosità. Sono stati questi gli ingredienti alla base dello studio confezionato dal chitarrista vibonese Enrico Damiano Vallone presentato in America nella prestigiosa cornice della International convention “Symposium for guitar scholars” della Guitar foundation of America (Gfa) presso la California State University di Fullerton. Il giovane vibonese, originario del Comune di Briatico, ha infatti partecipato come relatore all’appuntamento culturale che richiama ogni anno ricercatori, studiosi, appassionati da diverse parti del mondo. Un’iniziativa “itinerante” quella promossa dalla Gfa che si compone sia di un concorso musicale che di una fase dedicata alla presentazione degli studi ritenuti più originali nel panorama internazionale.  La Guitar foundation, nata negli anni Settanta, è impegnata nella promozione della chitarra classica a livello internazionale sia dal punto di vista dell’istruzione che della letteratura e della ricerca. Il prossimo anno la rassegna verrà ospitata dalla University of Louisville in Kentucky.

Lo studio

Tra quelli selezionati, figura l’approfondimento di Vallone che ha focalizzato l’attenzione sul tema “Neoclassicismo e folklore nella suite in modo polonico di Alexandre Tansman”. Il musicista spiega: «La Suite in Modo Polonico composta da Alexandre Tansman è una composizione per chitarra nella quale coesistono due mondi estetici ben equilibrati che elevano l’opera a un’incantevole composizione, dove l’arcaismo della musica popolare polacca incontra la modernità compositiva europea». Nel suo lavoro, il compositore ebbe modo, «con grande maestria, di smussare, raffinare e distillare le melodie arcaiche della Polonia arricchendole con un arcobaleno di colori sonori moderni senza mai cadere nei cliché musicali e senza mai essere banale, piegando la materia prima al suo gusto elegante. Le melodie popolari -aggiunge il chitarrista vibonese –  vengono spogliate dal loro carattere rupestre e investite di una malinconica poetica intimistica, lirica e nostalgica». Lo studio, reso possibile a seguito di ricerche condotte consultando volumi e materiali custoditi anche negli archivi on-line delle biblioteche italiane ed estere, permette di sottolineare che nella composizione oggetto di analisi «l’aspetto neoclassico e quello folklorico convivono in un unico grande arcobaleno di suoni ben equilibrati sia nella forma che nell’armonia. Questa ricerca – sintetizza Vallone – prende in esame le fonti musicale utilizzate dal compositore e gli elementi neoclassici e folkloristici della Suite, anche attraverso il pensiero estetico del compositore».

Le origini della ricerca e l’esperienza a stelle e strisce

Tanti piccoli tasselli di puzzle, studio dopo studio, hanno dunque dato vita ad un originale approfondimento dedicato al compositore polacco novecentesco: «Quelli in California – rimarca il musicista – sono stati giorni intensi e stimolanti. Il pubblico presente si è dimostrato attento, interessato. Per me è stata un’esperienza unica». La ricerca di Vallone è stata interamente autonoma, non finanziata da istituzioni, centri di ricerca, università: «Mi ha spinto la curiosità e considero questo lavoro una prosecuzione della tesi realizzata al termine del percorso accademico», aggiunge. Vallone, infatti, ha intrapreso gli studi presso il Conservatorio statale di musica “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia sotto la guida del maestro Edoardo Carmelo Marchese, con il quale ha conseguito il Diploma Accademico di I e II livello in chitarra con il massimo dei voti e la lode. Nel 2022 con il massimo dei voti e la lode ha conseguito il master di ii livello in alto perfezionamento in interpretazione musicale scuola di chitarra, presso il Conservatorio statale di musica “Domenico Cimarosa” di Avellino. Un percorso formativo che lo ha portato a Siena, a perfezionarsi con il maestro Eliot Fisk presso la prestigiosa Accademia Chigiana. Quindi la tappa romana con corso di Alto perfezionamento artistico tenuto dal maestro Andrea De Vitis a Frascati. Oggi Vallone vanta all’attivo numerose esibizioni e concerti in Calabria (nel Reggino e nel comprensorio vibonese) e fuori regione. La trasferta negli Stati Uniti ha rappresentato «un grande momento di confronto, approfondimento e di dibattito. Non posso non ringraziare Jonathan Leathwood e Steve Goss e tutto lo staff della Guitar foundation of america (Gfa) che ha reso possibile questo meraviglioso evento», ha concluso.

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