Sostegno alle famiglie vulnerabili: l’Ambito territoriale sociale di Spilinga cerca esperti
Il Programma "Pippi" mira ad aumentare la sicurezza dei bambini, riducendo il rischio di maltrattamenti e l'allontanamento dalla famiglia d'origine
L’Ambito territoriale sociale di Spilinga ha indetto un avviso pubblico per la selezione di esperti educatori/psicologi da coinvolgere nell’attuazione del Programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione (Pippi). Il progetto ha come obiettivo quello di innovare e uniformare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie in situazione di vulnerabilità, secondo quanto stabilito dal Servizio sociale professionale dell’Ats di Spilinga. Le famiglie riceveranno servizi quali educativa domiciliare, supporto genitoriale, gruppo genitori-bambini e grazie all’attivazione di protocolli d’intesa con le istituzioni scolastiche, si potranno raggiungere obiettivi come il miglioramento delle relazioni familiari, il benessere dei genitori e dei figli e lo sviluppo delle competenze educative. Gli esperti interessati dovranno possedere requisiti generali come la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea, la regolarità con l’Albo professionale e competenze specifiche in base alla figura professionale (psicologo o educatore).
È richiesta inoltre un’esperienza lavorativa documentata di almeno 5 anni e l’assenza di situazioni conflittuali con l’Ambito di Spilinga. La partecipazione alla selezione avverrà attraverso la presentazione della manifestazione di interesse entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, inviando la documentazione richiesta a mezzo posta certificata all’indirizzo di Protocollo dell’ente. L’Ats di Spilinga si riserva il diritto di accertare i requisiti dichiarati e di escludere eventuali candidati che non li possiedano, garantendo trasparenza e conformità alla normativa vigente.
Con l’istituzione di una short-list di esperti qualificati, l’Ambito intende assicurare un intervento qualificato e mirato a supporto delle famiglie e la collaborazione degli esperti selezionati, sarà fondamentale per garantire il successo del programma. Gli enti comunali che compongono l’Ambito sociale territoriale sono: Spilinga (capofila), Briatico, Cessaniti, Drapia, Filandari, Joppolo, Limbadi, Nicotera, Parghelia, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, Tropea, Zaccanopoli, Zambrone, Zungri.
Che cos’è il Programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione (Pippi)
Nasce a fine 2010 quale risultato di una collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il Laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell’Università di Padova, 10 città italiane (riservatarie del fondo della Legge 285/1997) e i Servizi sociali e di protezione e tutela minori come le Cooperative del privato sociale, le scuole, le aziende che gestiscono i Servizi sanitari degli enti locali coinvolti.
Rappresenta il tentativo di creare un raccordo tra istituzioni diverse (Ministero, Università, enti locali) che condividono la stessa mission di promozione del bene comune, oltre che tra professioni e discipline degli ambiti del servizio sociale, della psicologia e delle scienze dell’educazione, che solo unitamente possono fronteggiare la sfida di ridurre il numero dei bambini allontanati dalle famiglie.
Il programma persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni. L’obiettivo primario è dunque quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo, secondo il mandato della legge 149/2001.