giovedì,Novembre 28 2024

A Filandari “l’abbraccio” ai volontari dell’Unitalsi Vibo di ritorno da Lourdes

L’incontro è stato suggellato con una messa nella suggestiva grotta di Santa Cristina. Donata dal sindaco Fuduli una sedia Job per l'accesso al mare delle persone con disabilità

A Filandari “l’abbraccio” ai volontari dell’Unitalsi Vibo di ritorno da Lourdes

Giornata “particolare” quella vissuta a Filandari nella suggestiva cornice della grotta di Santa Cristina. Nell’occasione, nel caratteristico luogo pubblico l’amministrazione comunale, rappresentanti delle varie associazioni attive sul territorio e le famiglie con persone diversamente abili hanno predisposto un suggestivo momento di accoglienza dei volontari della sottosezione di Vibo Valentia dell’Unitalsi, di ritorno dal santuario mariano di Lourdes. In prima fila, il sindaco Rita Fuduli, affiancato dal consigliere comunale Gianluca Restuccia. Tanti i frangenti carichi di significato e di intense emozioni che hanno contrassegnato l’incontro.  Nell’ambito dell’evento, il parroco di Santa Marina Vergine, don Alessandro Mazzitelli, e don Tonino Vattiata hanno concelebrato una messa all’aperto, con tanto di rito di benedizione dei presenti con l’acqua consacrata, attinta nel famoso luogo di pellegrinaggio della Francia. Al termine della celebrazione eucaristica, il sindaco Fuduli, a nome dell’amministrazione comunale, ha voluto omaggiare con una targa il presidente della sottosezione vibonese dell’Unitalsi, Rosa De Caria, «in segno di riconoscenza e di gratitudine per il generoso impegno profuso a favore dei soggetti più fragili».

All’associazione di volontariato il primo cittadino di Filandari ha anche donato una sedia Job, dispositivo utile in spiaggia per il trasporto delle persone in difficoltà. Subito dopo ha preso la parola il consigliere Restuccia, il quale, dal canto suo, ha espresso un pensiero di ringraziamento nei confronti di tutti i presenti, «in particolare a questi bambini speciali e alle loro famiglie che portano con dignità e serenità il peso della sofferenza». L’accoglienza dei volontari dell’Unitalsi si è conclusa con un pranzo solidale consumato presso la sede della locale ex scuola secondaria di primo grado.

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