domenica,Febbraio 16 2025

Tropea, l’ex consigliere Piserà contro l’antenna vicino al cimitero: «Dannosa per la salute»

L’ex componente dell’opposizione scrive ai commissari, prefetto e Asp chiedendo la revoca delle autorizzazioni per l'installazione del ripetitore telefonico. Dito puntato anche contro la «mancanza di coinvolgimento della comunità nella decisione»

Tropea, l’ex consigliere Piserà contro l’antenna vicino al cimitero: «Dannosa per la salute»
Il luogo in cui sorgerà il ripetitore telefonico

Revocare l’autorizzazione per l’installazione di un ripetitore telefonico nel parcheggio del cimitero di Tropea. È quanto chiede l’ex consigliere comunale Antonio PIserà, che dopo l’istanza formale presentata a novembre scorso all’allora sindaco Giovanni Macrì, in questi giorni ha reiterato la richiesta ai commissari del Comune di Tropea, al prefetto di Vibo Valentia, al commissario generale dell’Arpal della Regione Calabria e al commissario straordinario dell’Asp di Vibo.

Piserà esprime «preoccupazione riguardo ai potenziali rischi per la salute pubblica che deriverebbero dall’installazione del ripetitore. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha classificato le radiofrequenze RF-EMF come ‘possibili cancerogeni per l’uomo’ (gruppo 2B)». Ma l’ex consigliere sottolinea pure la «mancanza di trasparenza e coinvolgimento della comunità nella decisione».

Diversi i punti su cui batte Piserà nella sua istanza, dalla prossimità alle abitazioni mancata informazione alla popolazione, dalla salute dei residenti alla mancata valutazione di siti alternativi in cui installare l’antenna.

«In un’area residenziale già provvista di un ripetitore di notevoli dimensioni, è imperativo rivalutare la necessità di un ulteriore impianto – afferma Piserà -. La salute e l’integrità fisica dei cittadini di Tropea devono avere la priorità, e dobbiamo proteggerli dall’esposizione continua alle radiazioni elettromagnetiche». La richiesta d’intervento Piserà «ha ricevuto il sostegno di vari membri della comunità, preoccupati per i potenziali rischi associati all’installazione del ripetitore». L’ex consigliere comunale confida ora «in una pronta e favorevole risposta. È essenziale – conclude – che le autorità locali, regionali e sanitarie agiscano prontamente per revocare questa concessione e considerare alternative che non compromettano la salute dei nostri cittadini».

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