Festa della Repubblica, le consulte studentesche calabresi: «Coltiviamo il fiore della libertà»
L’analisi in occasione del 2 giugno: «Gli eventi preoccupanti a cui stiamo assistendo a livello internazionale ci ricordano che dobbiamo dare sempre nuova linfa alla libertà e alla democrazia»
Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica. In occasione dell’anniversario, le Consulte studentesche calabresi ricordano «quanto sia stato importante per la nostra evoluzione la possibilità di confrontarsi con le Istituzioni che le hanno sempre tenute in grande considerazione unitamente all’Ufficio scolastico regionale, oggi guidato dal direttore generale Antonella Iunti, col supporto, per le politiche giovanili, della coordinatrice delle Ccppss, Franca Falduto».
«Tale contesto – aggiungono – ha contribuito a rendere gli studenti desiderosi di ricercare, sempre nel rispetto di tutte le opinioni, un personale e significativo senso alla vita scolastica riflettendo anche su insegnamenti del passato, come, ad esempio, sul discorso di fine anno 1983 dall’allora presidente, Sandro Pertini: “Dico al mio avversario che io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi sin al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, la possa esprimere sempre liberamente”».
Le Consulte sottolineano: «Guardare indietro nel tempo insegna a stare dalla parte giusta della Storia e comprendere, come ha ricordato recentemente il presidente Sergio Mattarella, che “l’universalismo dei principi e dei valori celebrati debba essere di tutti nella difesa del sacro valore della Libertà, rinnovando l’impegno a sostenere le Istituzioni chiamate a fronteggiare la sfida di costruire il futuro delle nuove generazioni attingendo al serbatoio valoriale che proprio la Storia c’insegna”».
E ancora: «Gli eventi preoccupanti a cui stiamo assistendo a livello internazionale ci ricordano che dobbiamo dare sempre nuova linfa alla libertà e alla democrazia e dobbiamo farlo partendo dall’educazione: in famiglia, nelle aule scolastiche, nella società, nei luoghi di partecipazione e solidarietà, dove studentesse e studenti imparano a essere cittadine e cittadini responsabili, determinando la stabilità della società in cui vivono. Continuiamo, quindi, a coltivare il delicato fiore della libertà quotidianamente attraverso l’esercizio della partecipazione. Per i ragazzi questo concetto è tanto semplice quanto fondamentale e costituisce la premessa necessaria a qualunque tipo di iniziativa perché è forte il bisogno, ora più che mai, di punti di riferimento coerenti e credibili, che siano in grado di mettere paletti chiari in un percorso di crescita. Altrettanto fondamentale – evidenziano – è il giusto spazio da riservare alla creatività perché, attraverso la libera espressione del talento, ci si possa sentire davvero liberi, ma, citando Cicerone, bisogna seguire le regole per sentirsi veramente liberi (“Legum servi sumus ut liberi esse possimus”, ovvero: “Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi”)».
In conclusione, parafrasando un altro pilastro della Storia, «citiamo Martin Luther King nel suo storico discorso al termine della marcia su Washington del 28 Agosto 1963: “I have a dream”, ovvero We have a dreamper inseguire il nostro sogno che è quello di poter vivere in un mondo dove regnino, finalmente e per sempre, la pace e la giustizia».
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