sabato,Luglio 6 2024

Tonnara di Bivona, Montesanti: «L’accordo tra Comune di Vibo e l’Ente parchi marini? Un passo falso»

Critiche da parte dello storico per il protocollo per la valorizzazione della struttura: «Ufficializzata la natura demaniale del bene»

Tonnara di Bivona, Montesanti: «L’accordo tra Comune di Vibo e l’Ente parchi marini? Un passo falso»

Dopo la sigla dell’accordo tra il Comune di Vibo Valentia, rappresentato dal sindaco Maria Limardo, e l’Ente parchi marini, rappresentato da Raffaele Greco, lo storico Antonio Montesanti, da sempre impegnato nell’opera di salvaguardia e valorizzazione del bene storico-monumentale della Tonnara di Bivona, interviene per esprimere un giudizio negativo riguardante l’atto appena firmato.

«Come avevo previsto- commenta Montesanti- il Mu.Pes.Ma., Museo della pesca e del mare, alla fine dei lavori finanziati non verrà aperto, circostanza confermata dallo stesso sindaco nel corso della conferenza stampa seguita alla firma dell’accordo, che serve solo a chiudere sulla carta il finanziamento regionale  che in realtà ha usato strumentalmente la tematica legata al museo. L‘assenza della Capitaneria di porto e del demanio alla firma dell’accordo d’uso del primo piano di un bene demaniale, senza averlo in concessione, è a mio avviso la conferma della nullità dell’atto firmato, tutt’altro che opportuno. Il Comune, per essere soggetto attuatore del finanziamento- osserva Montesanti- ha nascosto al Dipartimento che il bene fosse demaniale, dichiarandosene possessore. Un vulnus che si è tentato di aggirare con un atto definito di “valorizzazione”, in cui però si ammette ufficialmente, per la prima volta, la natura demaniale del bene e dunque una “non proprietà” comunale che mette in dubbio la liceità dell’intero iter».

«Per di più- rimarca ancora Montesanti- per legittimarsi attuatore, il Comune ha dato per certa la disponibilità della Soprintendenza alla realizzazione del museo del mare, con tanto di suddivisione degli spazi di sua competenza, disponibilità che oggi scopriamo clamorosamente non esserci! De resto, se fosse stato vero, la Soprintendenza avrebbe avocato a sé la progettazione dell’allestimento, che si sarebbe rivelato migliore, più accessibile e didattico rispetto a quello realizzato. Il museo non esiste e quindi non aprirà- chiosa lo storico Montesanti- Il centro lettura non esiste e quindi non aprirà. Il parco marino esiste ma non potrà aprire ufficialmente i locali posti nella Tonnara finché non verrà sottoscritto l’obbligatorio contratto di concessione tra Demanio e Comune. E proprio l’assenza del Demanio e della Capitaneria (al pari di come è avvenuto con l’assenza delle istituzioni alla prima del teatro di Vibo) rende necessario un chiarimento sull’iter fin qui percorso e sul destino del futuro Museo, beneficiario di un cospicuo finanziamento concesso e speso».

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