giovedì,Novembre 28 2024

Progetti di vita a Vibo, il sindaco: «Avviati ma bloccati dall’Asp»

Il primo cittadino: «Ci hanno riferito che manca la piattaforma. Adesso basta, non siamo più disposti a pagare per colpe di altri»

Progetti di vita a Vibo, il sindaco: «Avviati ma bloccati dall’Asp»
Maria Limardo

«Il Comune di Vibo Valentia non è più disposto a pagare, sul piano giudiziario e reputazionale, colpe che non ha. Il Comune di Vibo Valentia non è più disposto a fare da capro espiatorio per responsabilità altrui. Adesso basta». È il duro commento del sindaco Maria Limardo in merito alla questione dei Progetti di vita destinati alle persone con disabilità, che devono essere redatti ed avviati in forma partecipata tra l’ente locale, in qualità di capofila dell’Ambito territoriale sociale, e l’Azienda sanitaria provinciale, ognuno per le proprie competenze. A provocare la reazione del primo cittadino è una lettera degli uffici dell’Asp con la quale si informa il Comune capoluogo che l’Azienda non è nelle condizioni, allo stato attuale, di dare corso a quanto previsto dall’apposita convenzione, stipulata il 2 settembre 2022. Nella stessa, all’articolo 8, si riporta l’obbligo per entrambi di un uso condiviso e congiunto, per la redazione dei Progetti di vita, della Piattaforma Matrici Ecologiche.

«In questi anni – ricorda il sindaco – ci siamo ritrovati a dover riordinare un settore che necessitava di un forte intervento organizzativo, abbiamo subito oltremisura le rimostranze di chi, legittimamente, chiedeva quanto stabilito dalle leggi, abbiamo fatto tesoro degli errori, abbiamo messo in piedi, in questo ultimo periodo grazie anche al prezioso lavoro dell’assessore Scionti, una struttura con due distinte equipe e relativi responsabili proprio per dare corso alle circa 40 istanze presentate, abbiamo inviato tutti, e dico tutti, i Progetti di vita all’Asp che deve quindi fare il suo lavoro, ed oggi io devo leggere che loro non sono in grado di processare le domande? Che non hanno la piattaforma? Ma è uno scherzo? Il Comune non è più disposto, lo ribadisco, a scontare colpe di altri. È giunto il momento – conclude Maria Limardo – che ognuno si assuma le proprie responsabilità, e che la cittadinanza venga messa al corrente di quanto accade».

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