Al Comune di Jonadi l’XI edizione del premio “Persona e Comunità”
Il riconoscimento è stato assegnato per il progetto d’integrazione “Puoi” in una cerimonia svoltasi presso la sede della Città Metropolitana di Torino
C’è anche il Comune di Jonadi tra gli insigniti dell’XI edizione del premio nazionale “Persona e Comunità”, che si propone di valorizzare e diffondere le migliori esperienze realizzate da pubbliche amministrazioni e organizzazioni di volontariato, finalizzate al miglioramento concreto della qualità della vita, in un’ottica di servizi offerti alla persona ed ai cittadini. La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si è tenuta presso la sede della Città metropolitana di Torino, promossa dal Centro studi “Cultura e Società”. Alla base dell’assegnazione del premio, l’essersi distinti per il buon esempio amministrativo. Nello specifico, nell’ambito del progetto “Puoi” (Protezione unita a obiettivo integrazione), realizzato dall’amministrazione comunale di Jonadi con l’ente “Cantieri di Imprese” e con la “Cooperativa Calabria Futura”. «L’iniziativa – spiega al riguardo il sindaco Fabio Signoretta, presente a Torino con l’assessore alle Politiche giovanili e di Genere Valentina Fusca – ha consentito lo scorso anno di realizzare cinque tirocini retribuiti per cittadini stranieri, che si sono occupati per sei mesi di cura del territorio con passione e dedizione. Il progetto ha quindi previsto percorsi integrati di inserimento socio lavorativo rivolti a cittadini migranti vulnerabili regolarmente presenti sul territorio comunale, al fine di migliorarne l’occupabilità e di promuoverne l’inserimento nel mercato del lavoro. Il tirocinio – aggiunge – ha permesso inoltre ai ragazzi di certificarsi le competenze attraverso il “Corso di formazione per lavoratori a rischio basso”, acquisire tecniche in merito la cura del verde pubblico e favorire la conoscenza tra i ragazzi ed il personale comunale». In conclusione il primo cittadino di Jonadi ci tiene a ringraziare «i partner, l’assistente sociale Jessica Garrì e tutto lo staff che ha lavorato al progetto», dicendosi nel contempo «orgoglioso di un riconoscimento che certifica la necessità delle pubbliche amministrazioni di cooperare con il terzo settore a livello territoriale».