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Campo da calcio alla Marina di Nicotera nel degrado, D’Agostino: «Deprimente» – Foto

L’esponente del gruppo Movi@Vento: «Area ridotta a discarica e intanto si punta a costruire nuovi impianti»

Campo da calcio alla Marina di Nicotera nel degrado, D’Agostino: «Deprimente» – Foto
L'esterno del campo di calcio

«All’ingresso della Marina di Nicotera c’è un cartello che invita chi guida ad essere prudente perché, vi si legge, “In questo paese i bambini giocano ancora per strada”. Chi lo ha scritto voleva, con una discutibile operazione di marketing pubblicitario per turisti, modello Mulino bianco, far intendere che la frazione è ancora a misura di bambini come ai tempi di chi scrive, quando la strada era l’unico luogo per divertirsi. Peccato che allora le macchine si contavano sulle dita di una mano e la sicurezza di noi bambini e ragazzi era assicurata da quella solidarietà di vicinato che vigilava su di noi». È quanto afferma Antonio D’Agostino – Gruppo Movi@Vento che, intervenuto in una nota stampa, aggiunge: «Rievocare il bel tempo passato, per molti aspetti non poi tanto bello, finisce per costituire un inganno e, nel contempo, un alibi ad uso di un’amministrazione che in cinque anni non è stata in grado di realizzare uno spazio sicuro per la generazione più giovane che dello sport ha bisogno come l’aria; e che è costretta ad attrezzare con pali e bidoni della spazzatura qualche strada e piazza del paese in mancanza di spazi idonei. Negati gli spazi, negato un altro diritto, ci chiediamo: è mai possibile che, ancora una volta, nel bilancio comunale venga assegnato per ognuno degli anni 2024-2026, al Programma “Giovani” zero euro e a quello “Sport e Tempo libero” la cifra di 6.000 euro (fatta eccezione il finanziamento in conto capitale di 543.000 euro per la realizzazione dell’erba sintetica dello stadio Ciccio Lapa)?».   

Il mancato recupero del campo sportivo

«Ma vi è molto di più e di paradossale. Il nostro gruppo consiliare, consapevole della sua importanza, si era preso a cuore il problema del recupero del campo sportivo della frazione, di proprietà della Provincia di Vibo Valentia, dove per molti anni si era svolta un’intensa attività calcistica che aveva addirittura fatto emergere qualche giovane, assurto poi alla ribalta del calcio nazionale. Una struttura che, per motivi economici della società sportiva che la gestiva, aveva poi cessato un’attività che ben poteva essere ripresa». In assenza di manutenzione da parte dell’ente proprietario, tuttavia, l’impianto subì un progressivo degrado «al punto che oggi sarebbero necessari cospicui esborsi finanziari per riportarlo allo stato originario». D’Agostino aggiunge: «Chi può farsene carico? La Provincia, più volte da noi interpellata, ha sempre risposto di no, perché tra le tante competenze sottrattele con la legge Del Rio vi è anche quella del settore sportivo, col paradosso che continua ad avere in proprietà molte strutture come questa, ma neppure 1 euro per gestirle. Partendo da questa constatazione l’unica soluzione percorribile che il nostro gruppo consiliare aveva individuato, e che aveva trovato la dichiarata disponibilità dell’Ente, era quella di una cessione della struttura al nostro Comune, che avrebbe poi potuto accedere ai vari finanziamenti, in primis a quelli del Pnrr per rimettere in sesto la struttura ed affidarla poi ad una società sportiva costituita ad hoc».

A giudizio dell’opposizione «le forme potevano essere diverse e già praticate in situazioni analoghe. Dopo vari contatti con il presidente pro-tempore Salvatore Solano, la proposta fu portata in Consiglio comunale ma la maggioranza la rigettò con motivazioni ancora oggi del tutto incomprensibili e così riassumibili: non sarebbe stato conveniente farsi carico di un impianto del genere per mancanza di risorse finanziarie che ne potessero poi assicurare la manutenzione. Il nostro gruppo replicò in quell’occasione che nelle poste del bilancio erano reperibili le somme anche per tale programma: una per tutte l’imposta di soggiorno, a patto di impedire l’evasione massiccia da parte dei grandi villaggi turistici. E comunque non si capiva perché, nel mentre veniva rispedita al mittente un’offerta così vantaggiosa, si procedesse nel contempo all’esproprio di un terreno nella frazione di Comerconi per la realizzazione di un nuovo campo sportivo. Diritto più che legittimo per tale frazione ma che rendeva ancor più incoerente sul piano logico il rifiuto di cui sopra». «Sta di fatto che oggi- chiosa l’esponente del gruppo Movi@Vento – lo spettacolo che si offre agli occhi del cittadino che passi da quello che fu un glorioso campo di calcio, con giocatori conosciuti ed apprezzati a livello regionale, è davvero deprimente, ridotto com’è a un ammasso di sterpaglia e con le aree che lo circondano, anch’esse di proprietà dell’Ente provinciale, ridotte a discarica. Ciò, grazie anche all’abbandono di rifiuti operato per primo da un’impresa appaltatrice di opere gestite proprio dalla Provincia, che ha pensato bene di scaricare i materiali di risulta dei lavori della rotatoria, effettuati al bivio tra Nicotera e la Marina e per di più incomprensibilmente non ultimati. In conclusione, all’elenco delle incompiute di quest’amministrazione si aggiunge anche questa, che ha il sapore amaro di un diritto negato».

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