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Palazzi storici a Nicotera, installate targhe per raccontarne la storia

L’iniziativa del consigliere comunale con delega alla cultura Giuseppe Leone: «Possono arricchire l’offerta turistica»

Palazzi storici a Nicotera, installate targhe per raccontarne la storia
Targhe su palazzi storici a Nicotera
Un panorama di Nicotera
Una veduta dall’alto di Nicotera

Nicotera, può vantare tra il suo cospicuo patrimonio storico,  oltre a ben quattro quartieri storici di età normanno-sveva, (tra cui il quartiere ebraico della Giudecca e l’antico quartiere medievale  dei pescatori Palmentieri), al settecentesco Castello Ruffo, (sorto sui ruderi di quello normanno realizzato da Roberto il Guiscardo), a dodici chiese tra cui la splendida Cattedrale di origine normanna, al Palazzo Vescovile ed al Seminario Vescovile, ai Conventi di San Francesco di Paola e dei Domenicani (oggi sede del Municipio ) e all’antica cava romana, e a tutta una serie di splendide e antiche dimore padronali. Queste case storiche e palazzi sono quasi tutti sorti in seguito al terremoto del 1783, allorquando il nucleo urbano originario della città si estende dando origine ai due assi viari principali che caratterizzano oggi il centro storico originario della cittadina della costa tirrenica vibonese e cioè Corso Umberto I°, Corso Cavour Via Bruno Vinci e Corso Medameo. Edifici che, tra le altre cose, custodiscono preziose testimonianze architettoniche opera dell’ingegno dell’artigianato locale, a quel tempo molto fiorente in città. Tuttavia non erano mai state segnalate ai tanti turisti e visitatori.

Per questo motivo, dopo aver chiesto le dovute autorizzazioni ai proprietari, il consigliere comunale con delega alla cultura Giuseppe Leone, ha deciso di installare delle targhe (con testo tradotto in inglese e in tedesco) affinché tutti possano conoscere e apprezzare l’origine di questi edifici storici. Trattasi di: Palazzo Mileto (XIX Sec.), Palazzo Proto (XIX Sec.) già dimora del deputato al Regio Parlamento per due Legislature (dal 1861al 1870) dr. Bruno Vinci, Palazzo Baratta (XVII – XVIII Sec), Palazzo Naso – Proto, già dei Duca di Montalto (XVIII Sec.), Palazzo Chitti (XVIII Sec.), Palazzo Caivano (XVIII Sec.), Palazzo Corsi (XVIII Sec.), Palazzo Prenestini (XVIII Sec), Palazzo Brancia, già del vescovo di Oppido Mamertina mons. Francesco Maria Coppola (XVIII Sec.), Palazzo Adilardi Massara (XVIII Sec.), Palazzo Silvagni già Cipriani (XVIII – XIX) che ospitò il 10 maggio 1810 il Re Gioacchino Murat, Palazzo Naso-Neri (XVIII sec.), Palazzo Cipriani già Palazzo di mons Vincenzo Brancia vescovo di Ugento e Palazzo Fiasche già Capria (XVIII Sec.) Agli ingressi di tutti questi edifici è possibile ammirare gli splendidi portali tutti realizzati in granito grigio di Nicotera. Un ultimo cartello è stato infine collocato presso l’antica Torre Campanaria realizzata nel 1763. “Era doveroso – ha commentato lo stesso consigliere Leone – dare risalto a queste antiche dimore realizzate dalle famiglie nicoteresi più illustri a quel tempo, che possono sicuramente rappresentare un arricchimento dell’offerta turistica cittadina”.

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