Fede e tradizioni, Dasà si prepara alla ‘Ncrinata: il saluto della Madonna al Cristo Risorto
Un rito che si tramanda da oltre trecento anni e richiama centinaia di fedeli. Il sindaco Raffaele Scaturchio: «Evento unico»
L’intronizzazione e la ‘Ncrinata. Il messaggio della Pasqua, a Dasà, passa attraverso due riti divenuti parte integrante dell’identità locale. Appuntamenti che si rinnovano ogni anno che risvegliano l’orgoglio dell’appartenenza. Antichi ma sempre attuali. Coinvolgenti e capaci di richiamare fedeli da ogni angolo della provincia di Vibo Valentia. Non solo. L’appuntamento pasquale richiama anche numerosi emigrati dasaesi sparsi in tutto il mondo.
L’intronizzazione
Tutto parte con la discesa e l’intronizzazione della Madonna della Consolazione, che si svolge nel giorno di Pasquetta. Si tratta di un appuntamento molto sentito dalla comunità. Per l’occasione anche molti emigrati fanno ritorno nel paese d’origine. In questa circostanza, la statua della Madonna lascia la sua sede e viene spostata su una varetta. Qui avviene una vera e propria “vestizione” dell’effigie che si prepara poi ad affrontare la ‘Ncrinata (prevista per il giorno successivo). Il rito è scandito da canti e preghiere in un unico grande coinvolgimento collettivo. La statua del Bambino Gesù viene materialmente staccata dalle braccia della Vergine. Le vesti del lutto ricoprono la statua sul capo della quale viene posto il velo nero e la corona, tra le dita, un fazzoletto. La cura dei particolari e dei dettagli è maniacale. Ogni passaggio deve essere eseguito con attenzione per consentire poi il buon esito del rito.
La ‘Ncrinata
La tradizione è centenaria, lunga oltre 300 anni e simbolo del patrimonio storico-culturale locale. Una ricchezza, materiale e non, che il paese protegge e valorizza. Nell’archivio diocesano è attestato che la prima documentazione della ‘Ncrinata di Dasà è relativa al 1711. Pertanto la sua esistenza è certificata dal Settecento in poi ma alcuni studi ritengono che la celebrazione possa addirittura datarsi a due secoli prima, ossia a partire dal Cinquecento. C’è un altro elemento degno di nota: la statua della Madonna della Consolazione è di epoca tardo rinascimentale.
Il rito tende a distinguersi dalle Affrontate che si tengono nel giorno di Pasqua in numerose località vibonesi. A Dasà l’attenzione si concentra sul saluto, ‘Ncrinata appunto, che la Vergine riserva a suo figlio dopo la Resurrezione. In più cambia la formula dell’annuncio pasquale. La Madonna coglie il messaggio di San Giovanni senza tentennamenti. Solo una volta l’apostolo si reca dalla Vergine. Lei crede e corre verso il Risorto. L’emozione e l’attaccamento della comunità al rito si riflettono nelle parole del sindaco Raffaele Scarturchio: «La ‘Ncrinata di Dasà è un evento unico e raro. Si svolge ormai da 300 anni ed ha sempre il suo fascino. Raccoglie ogni anno nel piccolo borgo centinaia di cittadini emigrati da tutte le parti del mondo. Il benvenuto a tutti loro da parte dell’intera amministrazione comunale. Invito tutti a partecipare martedì 2 aprile alla tradizionale e storica ‘Ncrinata di Dasà».
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