Truffe agli anziani, come riconoscerle: a Mileto successo per l’incontro informativo
Ad illustrare ai numerosi presenti le tecniche usate dai malviventi e i metodi per difendersi è stato il comandante della stazione dei carabinieri Nicolai
Ha destato molto interesse l’incontro di informazione e tutela contro le truffe agli anziani, promosso a Mileto dal locale comando della stazione dei carabinieri. L’evento si è svolto all’interno della chiesa matrice della parrocchia Santissima Trinità-San Benedetto guidata da don Salvatore Cugliari. A incontrare i fedeli e i numerosi cittadini presenti è stato il maresciallo Gaetano Nicolai, il quale nell’occasione si è soffermato sulle tecniche in continua evoluzione adottate dai malviventi per raggirare i rappresentanti della terza età e sull’esigenza di riconoscerle quale primo passo per difendersi. Al riguardo il comandante della locale stazione ha iniziato il suo intervento focalizzando l’attenzione su due dei più comuni tipi di truffa: il falso incidente stradale del figlio e la relativa richiesta di soldi per poter risolvere i suoi problemi, la promessa di un insperato beneficio di un rimborso per riuscire ad accedere in casa dell’anziano e compiere un furto. Subito dopo, i preziosi consigli su come difendersi da questi raggiri.
«Per prevenire le truffe – ha spiegato il maresciallo Nicolai – basterebbe osservare quanto sta accadendo con più attenzione, in modo da poter capire che alcuni comportamenti, all’apparenza normali e ragionevoli, anche se magari un pò insoliti sono di fatto tutt’altro che credibili. Ad esempio, nel caso in cui davanti all’uscio di casa si presentino presunte forze di polizia, il tesserino non basta. Questi operano normalmente in coppia e in uniforme. Se alla porta si qualifica un loro rappresentante, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili, si tratta di un comportamento inusuale. Controllate, dunque, se in strada ci sia l’autovettura di servizio, osservate per quanto possibile i particolari dell’uniforme e chiamate senza esitazione il 112». A seguire, il comandante di stazione ha consigliato di diffidare, in ogni caso, delle visite a domicilio in genere e di non aprire la porta a sconosciuti. «Controllate il visitatore dello spioncino e ricorrete alla catenella – ha sottolineato – se aprire vi appare necessario. Considerate che un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell’Inps o dell’Inail, un tecnico del gas o della luce, non si presentano a casa vostra senza preavviso e non compete loro la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti, ecc.. La sua visita, tra l’altro, è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo». Il maresciallo dei carabinieri, infine, ha intimato i presenti a diffidare da occasioni troppo vantaggiose e dalle apparenze, a non pagare mai in contanti a eventuali venditori porta a porta e a non farsi distrarre. «Ma soprattutto – ha concluso – in caso di necessità reale o presunta, non esitate a chiamare il 112. Il numero è gratis, noi siamo sempre pronti ad aiutarvi».
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