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Museo di Zungri: «Numeri in crescita. Centinaia di visitatori durante le domeniche invernali»

Oltre alla campagna speleologica si lavora per realizzare un laboratorio sul telaio, la creazione di percorsi naturalistici e giornate dedicate all’arte casearia. La direttrice Pietropaolo: «Per la primavera già in programma decine di visite tra gruppi turistici e scolaresche»

Museo di Zungri: «Numeri in crescita. Centinaia di visitatori durante le domeniche invernali»
Grotte di Zungri, foto dalla pagina fb del Museo

I mesi invernali non hanno rappresentato uno stop delle attività al Museo della civiltà contadina e rupestre di Zungri. Il polo e le grotte annesse hanno accolto centinaia di turisti, perlopiù calabresi: «Quest’anno- ha anticipato la direttrice del Museo, Maria Caterina Pietropaolo– l’andamento degli ingressi ha registrato un aumento rispetto al medesimo periodo nel 2023. Non possiamo che esserne soddisfatti. Certamente, per una piccola realtà come la nostra, accogliere in pieno inverno circa cento persone solo nella giornata di domenica, è un dato di non poco conto che premia il lavoro fin qui realizzato e ci proietta verso sfide future». Tra gli utenti, molti calabresi e italiani in vacanza: «Abbiamo notato una inflessione dei turisti stranieri, probabilmente per la scarsità dei voli durante la bassa stagione. Con l’arrivo della primavera- evidenzia la direttrice del Museo- abbiamo già ricevuto diverse prenotazioni: si tratta di scolaresche, gruppi escursionistici, gruppi di turisti stranieri. Il target è variegato e dimostra l’attenzione crescente verso l’insediamento rupestre». C’è però un elemento sul quale bisogna incidere necessariamente: «Tanti visitatori fanno fatica ad arrivare a Zungri. Manca, al di fuori dei confini comunali, una segnaletica chiara ed efficace. In tanti ci riferiscono della difficoltà a raggiungerci. C’è chi si perde nelle strade di campagna. Per questo avere cartelli è fondamentale per evitare anche rischi all’utenza».

I progetti 2024

Oltre alla campagna speleologica si lavora per realizzare un laboratorio sul telaio, la creazione di percorsi naturalistici e giornate dedicate all’arte casearia. La direttrice Pietropaolo: «Per la primavera già in programma decine di visite tra gruppi turistici e scolaresche»

Il 2024 porta numerose novità, oltre al campo speleologico per conoscere e mappare nuove aree di interesse storico: «Stiamo lavorando, in sinergia con un gruppo di guide specializzate, per la realizzazione di brevi percorsi escursionistici nell’area sita nei pressi delle grotte e della fiumara. Si tratta di itinerari circoscritti al comprensorio zungrese dove è possibile osservare vasche sorgive, ulteriori grotte e muretti a secco. Sempre in occasioni di queste giornate stiamo pensando di proporre agli ospiti visite presso le aziende casearie del Poro per osservare da vicino la lavorazione del formaggio e della ricotta, che sono un po’ il simbolo del nostro territorio assieme ad altre eccellenze dell’enogastronomia». Nell’ottica di valorizzazione delle tradizioni locali a rischio oblio, figura anche il laboratorio dedicato all’arte tessile: «Stiamo trovando locali adeguati dove poter ospitare le lezioni che verranno tenute da una maestra del telaio. È un modo per recuperare pezzi di memoria collettiva, di un mestiere che rischia di cadere nella dimenticanza».

I guardiani della memoria

L’insediamento rupestre, immagine dal sito internet delle grotte di ZUngri

Zungri, inoltre, è tra i centri calabresi coinvolti nel progetto dell’associazione culturale Mistery hunters di Cosenza, dal titolo “I Guardiani della Memoria: storie silenziose di una Calabria dimenticata”. Si tratta più specificatamente di un progetto audiovisivo che vuole raccontare una Calabria inedita, fatta di paesi e di persone che resistono alla piaga dello spopolamento. Con la collaborazione del Museo, il sodalizio documenterà alcune realtà che stanno perdendo la loro memoria storica a causa dell’inesorabile emigrazione dei giovani in cerca di un futuro migliore lontano dalla propria terra e il conseguente calo drastico delle nascite. Attraverso la realizzazione di documentari si cercherà d raccontare la storia, la cultura e le tradizioni più significative del paese. Al contempo si punterà a conservare la memoria di luoghi in via di abbandono e a promuovere forme di turismo sostenibile contribuendo all’economia locale e alla conservazione del paese stesso. Il materiale costituirà un importante fonte di archivio storico in grado di raccontare l’evoluzione del luogo nel corso del tempo. Un patrimonio che verrà reso fruibile a studiosi, ricercatori, giornalisti e appassionati di storia.

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