A Zambrone una messa in memoria di Aldo Ferraro morto in un incidente sul lavoro
La comunità ricorda il giovane 32enne scomparso 14 anni fa mentre lavorava alla diga del Menta
A Zambrone il tema delle morti sul lavoro resta vivo nella sua comunità che, nella sua storia, ha pagato con alti numeri, un grande sacrificio. Dall’8 febbraio 2010, con cadenza annuale, la comunità si stringe alla famiglia Ferraro- Tedesco, per ricordare la figura di un giovane 32enne, Aldo Ferraro, morto in un incidente sul lavoro a Bocale (Rc), mentre posizionava dei tubi per la realizzazione del progetto legato alla diga del Menta. Un muro gli cadde addosso, e da quel giorno, per la famiglia, nulla è stato più come prima. Un figlio di appena undici mesi è cresciuto senza poter conoscere suo padre, con le cure amorevoli di una giovane sposa, rimasta vedova troppo presto e, delle famiglie che non li hanno mai lasciati soli, condividendo un dolore che è impossibile descrivere. Aldo era una grande appassionato di calcio a cui vi ha partecipato da giocatore e dirigente nella squadra locale. A lui la Reggina, negli anni passati, ha dedicato la partita Reggina-Empoli, portando in campo suo figlio, in braccio al capitano della squadra. A lui è stato dedicato e intestato, grazie alla dedizione e alla passione del Presidente dell’associazione amici di Aldo, Mario Ambrosi, il campo di calcetto, dove accanto, gli scultori Famà, hanno realizzato un’opera scultoria denominata “l’angelo calciatore” che reca incisa una frase dal grande significato: “Quando vedi un bambino triste, regalagli un pallone e lo renderai felice”. Un’opera che descrive esattamente il carattere gioviale e buono di un grande lavoratore, che amava stare in compagnia, sapeva aiutare e, regalava sorrisi a chiunque incontrasse nella sua vita. Domani la famiglia lo ricorderà nel 14esimo anniversario della sua morte, con una messa che sarà celebrata nella chiesa di San Carlo Borromeo a Zambrone, alle ore 18:30, da Padre Luigi Scordamaglia.
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