Abuso d’ufficio, Nicola Gratteri: «Abolire il reato è un “liberi tutti”»
Il magistrato calabrese contro l'abrogazione prevista da Nordio. Anche l’Ue prende posizione: «A rischio la lotta alla corruzione»
di Antonio Alizzi
C’è chi dice no. Non solo i magistrati, i partiti di sinistra, il M5S e una parte del Pd, sono contrari all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio ma nell’elenco dei non favorevoli troviamo anche l’Unione europea. In particolare, Christian Wigand, portavoce della Commissione europea per la Giustizia, evidenziando come l’Ue segua da vicino il percorso di depenalizzazione del reato previsto dall’art. 323 del codice penale, ha spiegato che «la lotta alla corruzione è una priorità assoluta per la Commissione» che ha adottato «un pacchetto di misure anticorruzione a maggio per rafforzare la prevenzione e la lotta alla corruzione». «Siamo a conoscenza – ha proseguito Wigand – del disegno di legge italiano che propone alcuni emendamenti alle disposizioni che regolano i reati contro la pubblica amministrazione. Come spiegato nel nostro ultimo rapporto sullo stato di diritto a luglio 2023, queste modifiche proposte depenalizzerebbero importanti forme di corruzione e potrebbero avere un impatto sull’effettiva individuazione e lotta alla corruzione. L’iter legislativo, a quanto ci risulta, è in corso e continueremo naturalmente a seguirne gli sviluppi». La Lega, tuttavia, non ha preso bene questo intervento di Bruxelles: «È l’ennesima intromissione in vicende che riguardano solo l’Italia e gli italiani. Il governo è determinato a far lavorare sindaci e imprenditori: secondo il ministero della Giustizia, dal 2019 al 2022 ci sono stati in totale 21. 278 procedimenti con appena 202 condanne, lo 0,95 per cento». CONTINUA A LEGGERE QUI: Abuso d’ufficio, Gratteri: «Abolire il reato è un “liberi tutti”». E anche l’Ue prende posizione: «A rischio la lotta alla corruzione»