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All’istituto di Criminologia di Vibo il docufilm sulla storia di Ambrogio Crespi

"Stato di Grazia" vede la regia di Luca Telese. Al termine della proiezione seguirà un momento di riflessione e dibattito con il corpo docente, gli studenti e il protagonista della pellicola

All’istituto di Criminologia di Vibo il docufilm sulla storia di Ambrogio Crespi
La locandina del film

Dopo i grandissimi consensi ottenuti all’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia, alla Festa del Cinema di Roma e alla Camera dei Deputati, venerdì 12 gennaio alle ore 10:00, all’istituto di Criminologia di Vibo Valentia verrà proiettato, alla presenza di Ambrogio Crespi, “Stato di Grazia”, il docufilm prodotto da Proger Smart Communication (Psc) e Alfio Bardolla Training Group (Abtg) con la regia di Luca Telese. «Una vicenda – si legge in una nota -, quella di Ambrogio Crespi, che è molto più di un caso giudiziario: è la storia di un uomo che ha dovuto subire un’accusa lunare, mai sostenuta da prove ma solo da suggestioni, che lo hanno però portato in un carcere di massima sicurezza per oltre 300 giorni di cui 65 in isolamento. Un viaggio dove il paradosso diviene realtà, dove l’incubo è la concretezza delle sbarre». Tra processi, carcere e la Grazia concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Luca Telese è voluto andare fino in fondo per capire realmente cosa sia accaduto e perché questa storia pare così incredibile da sembrare frutto della creatività di qualcuno. «Un racconto che ci porterà a conoscere la vita di una famiglia che ha lottato per affermare la verità – viene spiegato -, ma non solo: amici, comitati, programmi radio, tv e associazioni che insieme si sono uniti al grido “Io sto con Ambrogio” perché, come dice il giudice che ha firmato l’ordinanza di differimento pena, “L’arresto di Ambrogio ha creato sgomento nell’opinione pubblica”». Tra i protagonisti del docufilm anche figure simbolo della lotta alle mafie, come Sergio De Caprio, alias “Capitano Ultimo” che arrestò Totò Riina, e Benedetto Zoccola, testimone di giustizia. Accanto a loro anche figure istituzionali quali Edi Rama, primo ministro dell’Albania, Sergio D’Elia, segretario di “Nessuno Tocchi Caino”, Alessandro Arrighi presidente del comitato per Ambrogio Crespi e direttore di Produzione, Francesco Storace e Sandro Gozi; giornalisti come Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1, Clemente Mimun direttore del Tg5 e Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano; giudici, avvocati e i direttori delle carceri di San Vittore e Opera. Con la partecipazione straordinaria di Lorenzo Flaherty nel ruolo del pubblico Ministero. Al termine della proiezione seguirà un momento di riflessione e dibattito con il corpo docente dell’Istituto di Criminologia, gli studenti e il protagonista della pellicola Ambrogio Crespi

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