Trekking tra storia e natura, “Vivi Serra San Bruno” riparte con le escursioni
Undici appuntamenti tra gennaio e dicembre 2024. Si rinnova l’impegno del sodalizio guidato dal presidente Papasodaro: «Promuoviamo il nostro territorio e la collaborazione con altri gruppi anche fuori regione»
Undici appuntamenti, da gennaio a dicembre 2024, per raccontare il territorio vibonese e anche angoli nascosti e suggestivi del sud Italia. Così, ai cammini promossi nell’area delle Serre vibonesi, l’Associazione “Vivi Serra San Bruno” abbina progetti fuori regione, ampliando il proprio raggio di azione e raccogliendo nuovi consensi. Alla conoscenza del territorio, come ormai consuetudine del sodalizio diretto da Mario Papasodaro, s’unisce la componente culturale. I siti vengono infatti “indagati” e vissuti anche sotto il loro profilo storico. Itinerari sono in programma su monte Pecoraro, sentiero Frassati oppure lungo la via dei carbonai. Un sentiero, tra i più apprezzati dagli amanti del trekking, che consente ai partecipanti di conoscere da vicino le carbonaie, comunemente chiamate scarazzi.
Nell’area, infatti, viene tramandato un mestiere antichissimo, tramandato di padre in figlio. I carbonari delle Serre sono gli ultimi rimasti tant’è che il loro lavoro viene fotografato e filmato da professionisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa. Un luogo veramente unico dove si respira il clima di un tempo remoto. Sempre nel comprensorio calabrese, poi, verrà dato spazio alle cascate Marasà, Schiavone e Scogli, parte integrante del percorso naturalistico della “Scialata” (o del Torrente Levadìo). Si tratta di un sentiero escursionistico montano situato nel territorio del Comune di San Giovanni di Gerace. E ancora la tappa in Aspromonte, alla scoperta dei “calanchi”: «Sono – spiega il presidente del sodalizio- un fenomeno di erosione degli strati superficiali del terreno che si produce per l’effetto dello scorrimento delle acque su rocce argillose, con scarsa copertura vegetale. Il termine calanchi indica quindi i solchi nel terreno lungo il fianco di un monte. Sono molto suggestivi e sembra di rivivere i grandi canyon americani».
Il progetto di “Vivi Serra”
Il lavoro portato avanti dall’associazione produce effetti positivi sul territorio: «La conoscenza di altri luoghi – aggiunge Papasodaro- ci consente di creare legami con altre associazioni. Attraverso le varie uscite desideriamo coinvolgere le altre associazioni e vari gruppi che abbiamo conosciuto nelle nostre visite fuori confini, creando collaborazioni e gemellaggi». È anche un modo per presentare in contesti diversi «le potenzialità delle Serre vibonesi» suscitando interesse e curiosità turistica. Il calendario di “Vivi Serra” si apre con le grotte di Castelcivitas, conosciute anche come le Grotte di Spartaco in Campania: «Si estendono per 4800 metri di lunghezza, rappresentano uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Il sistema di cavità sotterranee, si apre a 94 m di altitudine, tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario di gallerie. Il nostro programma prosegue con la visita serale a “Salerno” per poi proseguire per Napoli sotterranea e un trekking urbano toccando i punti più importanti della città». Le aspettative per il nuovo anno sono alte: «La nostra associazione vuole essere un punto di riferimento, sia per il proprio territorio che per la conoscenza di altre realtà. Vuole anche essere centro di aggregazione per permettere ai propri soci di conoscere altri territori, per avere la possibilità di scambiare opinioni ed esperienze, ma soprattutto per organizzare eventi tutto l’anno», conclude Papasodaro.
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