A Stefanaconi nasce una piazzetta intitolata alla memoria di Enzo Tortora
Decisione dell’amministrazione comunale di intitolare l’area - previa autorizzazione della Prefettura - al presentatore tv ingiustamente arrestato e poi assolto
Dal primo gennaio la memoria di Enzo Tortora vive in una piazzetta di Stefanaconi. Dove prima c’era una casa abbandonata campeggia ora un murales con l’immagine del noto presentatore televisivo e una sua celebre frase, estratta da una delle tante lettere scritte dal carcere alla sua compagna Francesca Scopelliti: “So che la battaglia tra la verità e la presunzione più assurda sarà tremenda, ma la verità deve vincere”. Enzo Tortora di fatto quella battaglia di verità la vinse in appello e in Cassazione, dopo essere stato ingiustamente arrestato e condannato a 10 anni in primo grado, con l’accusa di essere un pericoloso camorrista e spacciatore di droga. Da quel processo emersero gravi errori giudiziari, scambi di persona, false dichiarazioni di pentiti, assenza di prove certe, un’errata valutazione fattuale prima che giuridica, ma anche restrizioni del diritto di difesa. Qualcuno definì Tortora “colpevole di essere innocente”. Secondo l’amministrazione comunale di Stefanaconi, la scelta di intitolare ad Enzo Tortora la piazzetta -previa autorizzazione del prefetto di Vibo Valentia – nasce – da “un profondo sentimento di giustizia e legalità di cui abbiamo il dovere di sentirci garanti – sostiene la giunta comunale di Stefanaconi – qualunque sia il ruolo ricoperto da ciascuno nella società e nelle Istituzioni”. La manifestazione di inaugurazione della piazzetta si terrà prossimamente con un convegno sulla giustizia e sulla figura di Enzo Tortora, alla quale parteciperanno autorevoli personalità. Ricordiamo che dal settembre scorso la Prefettura di Vibo Valentia ha deciso di inviare al Comune di Stefanaconi una Commissione di accesso agli atti per accertare la presenza di infiltrazioni mafiose nella vita dell’ente. Il sindaco, Salvatore Solano, nelle vesti di ex presidente della Provincia di Vibo il mese scorso è stato invece condannato ad un anno per corruzione elettorale dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia al termine del processo di primo grado.
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