Tropea, per fine anno vietati fuochi d’artificio e petardi non autorizzati
L'ordinanza emessa dal sindaco Giovanni Macrì: «A tutela della pubblica e privata incolumità è frutto di continue lamentele di cittadini e turisti»
Tropea si appresta a vivere una blindatissima fine d’anno, priva di fuochi d’artificio, petardi, bombette, mortaretti e lancio di razzi. Queste, infatti, sono le disposizioni appena emanate dal sindaco Giovanni Macrì con apposita ordinanza «a tutela della pubblica e privata incolumità». Il provvedimento sorge, si legge nel documento, per le «continue lamentele da parte di molti cittadini e turisti». Per il primo cittadino, «l’uso incontrollato dei predetti oggetti senza l’adozione delle minime precauzioni atte ad evitate pericoli e danni, diretti ed indiretti, minaccia l’integrità fisica delle persone, degli animali, del patrimonio comunale e dell’ambiente». Inoltre, precisa, «esiste un oggettivo pericolo derivante anche da quei prodotti per i quali è ammessa la vendita al pubblico, trattandosi pur sempre di materiale esplodente e/o incendiario, in grado di provocate danni fisici sia a chi li maneggia che a chi ne venisse accidentalmente colpito». La priorità e dunque «limitare il più possibile rumori molesti nell’ambito urbano, in tutte le vie e piazze ove si trovino delle persone ed in particolare: scuole, uffici pubblici, luoghi di culto, piazza Vittorio Veneto, intero centro storico». L’inosservanza del provvedimento, «comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 125 euro a 500 euro. Delle violazioni commesse dai minori – inoltre -, risponderanno gli esercenti e la potestà genitoriale, ovvero i soggetti tenuti alla loro sorveglianza». Ma non sarà un Capodanno austero, tant’è che la stessa amministrazione comunale, nel suo programma natalizio varato col titolo “Tropea, Borgo incantato”, riporta l’appuntamento di giorno 1 gennaio 2024 alle ore 01:00 a piazza Cannone per lo «spettacolo pirotecnico a cura della ProLoco in collaborazione con l’amministrazione comunale». Infine, nell’ordinanza si precisa che: «Deroghe potranno essere concesse dall’amministrazione comunale, su richiesta scritta e motivata, e in ogni caso nei limiti consentiti della Legge».
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