Pasti crudi e servizio in ritardo, proteste dai genitori degli alunni delle scuole di Ricadi
Le famiglie sottolineano: «Viene servita la stessa ridotta quantità di cibo per asilo, elementari e medie». Chieste verifiche sul servizio e spiegazioni a Comune e ditta
Problemi su problemi nell’intero territorio comunale di Ricadi per la mensa nelle scuole, tra pasti consegnati in ritardo e cibi poco cotti. A segnalare le criticità sono i genitori degli alunni frequentanti il locale istituto comprensivo, che ha scritto al sindaco del Comune di Ricadi e all’area amministrativa dell’ente. Più precisamente, diversi genitori lamentano ritardi nell’arrivo dei pasti presso nella sede centrale della scuola e non solo, con tempi di attesa anche di 40 minuti. Viene inoltre fatto rilevare che più volte è stata servita carne cruda, sia di vitello che di pollo, con grammature dei secondi piatti non in linea con quelle presenti sul menù dell’Asp. Stesse criticità, quindi, per asilo, scuola elementare e media. A ciò si aggiunge che il pasto in bianco non sempre viene servito, nonostante la richiesta per tempo da parte dei genitori. Alcuni genitori puntano poi l’attenzione sui problemi logistici legati al punto cottura di Santa Domenica di Ricadi, con la richiesta alla ditta (che ha in appalto il servizio mensa anche per altri 7 comuni) ad attenersi agli obblighi contrattuali, con controlli anche sul punto di cottura. Stamani, intanto, è attesa una riunione in Comune, mentre le famiglie hanno scelto di far portare ai propri figli il panino da casa. Una situazione insostenibile che sta creando non pochi disagi, con i genitori che – da ultimo – sono stati informati della necessità di dover riportare a casa i propri bambini per il pranzo.
**AGGIORNAMENTO: All’esito della riunione, la ditta ha assicurato una veloce risoluzione della problematica incrementando il numero dei cuochi e magari dei punti di cottura del cibo che attualmente è solo a Santa Domenica di Ricadi. Dal canto loro, i consiglieri comunali di opposizione “Uniti per Ricadi” fanno sapere di “aderire totalmente alla dura presa di posizione dei genitori ricordando al sindaco ed agli uffici competenti che hanno il dovere di offrire agli alunni un pasto dignitoso e mangiabile, senza tentennamenti. Quello del servizio mensa del Comune di Ricadi – sostengono Pasquale Mobrici e gli altri consiglieri di minoranza – è un business da circa 450mila euro, che nel recente passato ha alimentato anche appetiti da parte di ditte controindicate, pertanto richiede controlli seri e quotidiani che ad oggi non ci sono mai stati“.
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