Zungri, tanta gioia ed entusiasmo per il pranzo di Natale con gli anziani
L'evento organizzato dai ragazzi dell'oratorio sarà ripetuto in primavera
Per il settimo anno consecutivo la comunità di Zungri si è stretta attorno al perno della società, gli anziani, per il consueto “Pranzo di Natale” svoltosi presso i locali dell’ex scuola materna ora divenuto “Centro farfalla”. «Da quando la chiesa di San Nicola è stata dichiarata inagibile dai Vigili del fuoco, per via di alcuni calcinacci caduti durante le funzioni religiose che hanno sfiorato i presenti – ci ha fatto sapere il parroco di Zungri don Giuseppe Larosa -, il Comune ci ha concesso a titolo gratuito questi locali dove abbiamo trasferito tutte le attività parrocchiali, incluso il catechismo». La giornata tanto attesa, «è iniziata di buon mattino con la funzione religiosa a loro dedicata celebrata alle ore 8:00 nel santuario diocesano “Sancta Maria ad Nives”. Prima del momento conviviale – ha aggiunto il presule -, c’è stato un comune momento di raccoglimento e preghiera all’interno del “Centro farfalla” tra gli anziani presenti, circa una cinquantina, ed i ragazzi dell’oratorio che, per l’evento, sono stati magistralmente coadiuvati dalle due responsabili Emanuela Fusca e Francesca Spinoso». Il pranzo loro servito è stato realizzato «con tanto amore ed estremo garbo da tutti i familiari dei ragazzi dell’oratorio i quali hanno sapientemente preparato tutto, dall’antipasto fino alla splendida torta che recava un importante messaggio di Papa Francesco, dedicato proprio ai nostri amati anziani».
L’accoglienza di questa parte fondamentale della comunità, «sempre al centro dei pensieri degli zungresi», è passata anche attraverso i dettagli: ciascuno dei presenti infatti, ha potuto trovare come segnaposto una coroncina del rosario donata dagli stessi ragazzi dell’oratorio. «La giornata è poi trascorsa in piena allegria e spensieratezza, tra canti popolati, karaoke, balli di tarantelle, valzer e tango a cura dell’animazione offerta da Illuminato Santoro di Papaglionti. L’importante momento di riunione – ha sottolineato don Larosa -, è stato poi culminato dai preziosissimi racconti di vita che gli stessi anziani hanno donato ai più giovani entusiasti, questi ultimi, di scoprire un mondo ed abitudini completamente diversi dai dettami del mondo moderno. Scoprire da testimoni diretti un’altro sapore della vita, scandita da lavoro nei campi e preghiera, li ha portati a riflettere sull’eccessivo dinamismo e sulle superficialità che contraddistinguono la nostra epoca. Cogliere questo interesse nel passato, da parte dei nostri giovani, ha caricato gli anziani di felicità, tanto da chiedere a gran voce una replica di questa splendida giornata che – ha fatto sapere il parroco -, abbiamo deciso di riproporre in primavera, anche per coinvolgere quanti, causa maltempo, non hanno potuto unirsi a noi in questa occasione alle porte del Natale. Sono certo, a partire dai nostri giovani, che la felicità di quel giorno sarà tangibile per tutti e sancirà un altro importantissimo momento di salda unione tra generazioni all’interno della nostra comunità che, nonostante si senta oppressa, manifesta forte desiderio di riscatto e di fratellanza».
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