Continui guasti alle condutture dell’acqua, il sindaco di Serra: «Non è più tollerabile»
Alfredo Barillari interviene sulle scarse condizioni in cui versano le infrastrutture idriche, causa di perdite «non certo imprevedibili»
Il malfunzionamento delle reti idriche è un problema rilevante e che investe buona parte della provincia. la condizione vetusta della maggior parte delle infrastrutture idriche, è alla base delle criticità alle quali sono costretti i cittadini. Sulla questione interviene il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari: “I disagi vissuti negli ultimi giorni per la carenza d’acqua, così come quelli in corso a Vibo Valentia, mostrano chiaramente le scarse condizioni in cui versano importanti condutture che dovrebbero garantire il servizio idrico a decine di migliaia di cittadini. Non è più tollerabile che, a fronte delle imprescindibili richieste di pagamento che i Comuni sono costretti a rivolgere ai propri cittadini, non vi sia poi la garanzia di poter assicurare tempestivamente la continuità di un servizio essenziale”. Per Barillari si tratta di “guasti di certo non imprevedibili, vista la condizione della rete, e sulla cui responsabilità si valuterà di agire nelle sedi opportune. È dunque più che giusto chiedere e sapere che tipo di manutenzione sia stata fatta sul territorio delle Serre, vista l’ennesima rottura avvenuta e che tipo di manutenzione sia stata prevista e programmata. Anche perché nell’ultimo anno la legge Regionale ci ha imposto di aderire ad Arrical, di cui Sorical, ormai diventata totalmente pubblica, sarà il braccio operativo”.
E ancora, il primo cittadino della città della Certosa: “Abbiamo quindi aderito ma senza accettare quote di Sorical. Arrical è un nuovo soggetto giuridico dunque, attualmente commissariato, in cui i sindaci potranno decidere interventi e azioni sul tema dei rifiuti e dell’acqua. E proprio in seno a quest’organo, che avrà il controllo di tutta la rete idrica, vogliamo portare avanti il nostro intento di arrivare al distacco dall’Alaco grazie anche alla possibilità di intercettare fondi europei (preclusi ai singoli Comuni). Nel cronoprogramma degli interventi vogliamo dunque che sia chiara la volontà di investire nel nostro territorio, programmando di individuare nuove fonti tra le nostre montagne e di ripristinare quelle vecchie. Questo tipo di prospettiva contribuirebbe da un lato a rendere autosufficiente il nostro territorio dal punto di vista idrico ed allo stesso tempo consentirebbe di “dirottare” l’acqua del bacino Alaco presso altri comuni costieri che non hanno proprie risorse e migliorando così il servizio di tutta la popolazione di riferimento soprattutto nei mesi estivi. Questo è ciò di cui abbiamo iniziato a discutere e che porteremo con forza in seno agli organi di gestione di questo nuovo soggetto pubblico. E mentre qualcuno si diletta a riproporre vecchi video, forse non conoscendo le nuove norme di legge, noi non solo continuiamo a seguire il proposito di distacco dall’Alaco, ma abbiamo già effettuato lavori per il recupero di nostre sorgenti come quella di località “Lu Bellu”, che ha consentito di migliorare il servizio nella zona servita dal serbatoio “Castagnari”. E a chi parla di fantomatiche riduzioni di portata per morosità, – conclude Barillari – ricordiamo solo i 631.325,17 euro di debiti che abbiamo trovato con Sorical, pagati tra ottobre e dicembre 2020 e lasciati in eredità dalla scorsa amministrazione comunale. Non faremo mai il rumore di tanti leoni da tastiera, abbiamo dimostrato e continueremo a dimostrare che stiamo lavorando con coerenza per portare avanti con serietà gli impegni presi con i serresi”.
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