Longobardi: festeggiamenti nella frazione di Vibo in onore del patrono San Leonardo
Al santo viene anche attribuito dalla tradizione popolare un intervento miracoloso con il quale riuscì a fermare un enorme masso che stava per abbattersi sul paese
Si concluderà lunedì 6 novembre il periodo di festeggiamenti in onore di San Leonardo, patrono di Longobardi, frazione di Vibo Valentia. Per il giorno di festa è prevista, in mattinata, la processione per le vie del paese, mentre nel pomeriggio verrà celebrata la “messa dei pellegrini” presieduta da padre Antonio Bonacci della comunità di San Francesco di Pizzo. Alle ore 19 appuntamento con la riffa dei doni votivi. La giornata sarà allietata dalle musiche del complesso bandistico “Città di Limbadi” che sfilerà per le vie del paese. In serata, a conclusione dei festeggiamenti, verrà rappresentata in piazza una commedia interpretata dalla compagnia teatrale “Oratorio San Leonardo”. Secondo la tradizione religiosa, San Leonardo sarebbe morto il 6 Novembre di un anno imprecisato, nella metà del VI secolo. La devozione popolare gli attribuisce un intervento miracoloso con il quale il Santo fermò un grosso macigno staccatosi dalla collina e che stava pericolosamente rotolando verso il centro abitato. Il 27 ottobre del 1927 il trenino a vapore che percorreva il tracciato ferroviario che da Mileto portava a Pizzo e Porto Santa Venere, gremito di viaggiatori, giunto nei pressi della stazione di Longobardi, per poco non veniva investito da un enorme macigno di circa cento quintali staccatosi dal costone della collina e precipitato sulla linea. La tragedia, che in quel caso avrebbe potuto assumere le dimensioni di una strage, fu evitata soltanto grazie alla prontezza di riflessi del macchinista Giuseppe Crea, che riuscì in extremis a fermare la locomotiva a pochi centimetri dal masso che ostruiva il binario. Se fosse rotolato ancora di qualche decina di metri, sarebbe piombato sul centro abitato di Longobardi. Da allora non si è più mosso di un centimetro, nemmeno in seguito alla tremenda alluvione del 2006. La devozione popolare attribuì lo scampato pericolo all’intercessione di San Leonardo, patrono del piccolo centro vibonese, che “ci aveva messo una mano” fermando l’enorme roccia che avrebbe potuto causare danni e vittime. Ai piedi del masso venne poi posizionata una statua del Santo, in segno di perenne ringraziamento per il provvidenziale intervento. Oggi un cartello poco visibile posto ai margini della Statale 18, nei pressi del bivio di Longobardi, indica il percorso per raggiungere lo “Scoglio di San Leonardo”, ma arrivarci è praticamente impossibile. Il sentiero che porta allo scoglio è preda di sterpi e rovi, come testimonia un escursionista sul suo blog: “tentato il 23 agosto 2020, ma il sentiero della vecchia littorina non ha avuto nessuna manutenzione. Dopo la galleria, i rovi impediscono di passare. Peccato, sembrava tutto molto bello dalle fotografie…”. Le fotografie di cui parla l’escursionista erano state scattate nel 2012 da Giorgio Maffei, e, per mezzo di quella qui pubblicata, ci si può fare un’idea delle dimensioni del macigno facendo il raffronto con quelle della ragazza e del suo cagnolino.
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