Guerra in Medio Oriente, l’associazione Ande: «Si lavori per il cessate il fuoco a Gaza»
La sezione provinciale di Vibo fa proprio l’appello della presidente nazionale Fagà: «L’Europa spinga per il rilascio degli ostaggi di Hamas»
«Un accorato appello alla politica e alla diplomazia internazionale perché si trovi una tregua alla crisi del Medio Oriente e si scongiuri il rischio di una escalation militare dagli esiti imprevedibili». A lanciarlo, l’associazione nazionale donne elettrici Ande, e fatto proprio anche dalla sezione provinciale di Vibo guidata da Maria Pia Masè. In particolare, il sodalizio esprime grande preoccupazione per la ripresa del conflitto tra Israele e la Palestina e auspica per l’Europa un ruolo determinante nella costruzione di un dialogo tra le parti in guerra che conduca al rilascio immediato degli ostaggi da parte di Hamas e ad un cessate il fuoco da parte di Israele per permettere agli aiuti umanitari di raggiungere la popolazione di Gaza allo stremo. «L’Europa – fa presente la presidente nazionale Ande Marisa Fagà – si ritagli un ruolo chiave e lavori facendo pressione sui terroristi di Hamas per il rilascio immediato degli ostaggi israeliani. Al contempo si eviti l’invasione della striscia di Gaza da parte dell’esercito e si apra alla possibilità di portare aiuti internazionali alla popolazione araba». Il messaggio è chiaro: «Bisogna immediatamente cessare le ostilità e da qui ripartire per un processo di pace che coinvolga le parti in causa con l’intermediazione di una politica internazionale autorevole credibile».
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