venerdì,Ottobre 18 2024

Crociere autunnali, un esempio di turismo destagionalizzato che aiuta l’economia di Vibo

Approdata nel porto la nave battente bandiera belga “LaBelle des Oceans” con a bordo circa 150 passeggeri. Sosterà presso la banchina Cortese e sarà di nuovo nello scalo vibonese il 23 ottobre. A dicembre previsto l’arrivo della “Belle de l’Adriatique” della medesima compagnia dinavigazione

Crociere autunnali, un esempio di turismo destagionalizzato che aiuta l’economia di Vibo
L'accoglienza al Porto di Vibo Marina

E’ entrata in porto, a Vibo Marina, l’elegante nave blu “La Belle des Oceans”, in crociera nel Mediterraneo per conto della compagnia Croise Europe. Ad accogliere la nave, personale dell’Autortà Portuale e della Sicurity, della Capitaneria di Porto, dell’agenzia marittima Gottellini-Cantafio, dei vari servizi portuali e dai volontari della Pro Loco di Vibo Marina. Il silenzio mattutino è stato improvvisamente interrotto dal rullare dei tamburi e dall’ingresso danzante dei sempre graditi “Giganti di Vibo Marina”. Tutti i crocieristi, di nazionalità soprattutto belga, francese e inglese, si sono affacciati incuriositi dai ponti della nave partecipando con allegria al ritmo frenetico dello spettacolo in banchina, scattando foto come un ricordo simpatico da portare con sé e applaudendo per la singolare e inattesa accoglienza offerta nell’unica sosta in Calabria. I crocieristi sono poi scesi dalla nave e sulla banchina Cortese hanno contornato i giganti Mata e Grifone ritmando con le mani il rullìo dei tamburi, mentre il comandante ha voluto ringraziare con due fischi della sirena della nave. Una parte dei turisti ha trascorso la mattinata a Vibo Marina, mentre una parte si è recata in visita ai borghi vicini, Tropea e Pizzo, imbarcandosi su due autobus in sosta nel piazzale delle Poste, per cui i crocieristi, molti dei quali anziani e anche qualcuno invalido, sono stati costretti a percorrere un lungo tratto di strada a piedi rischiando anche di essere investiti da un violento acquazzone abbattutosi dopo poco nella cittadina portuale. La nave farà una seconda toccata martedì prossimo nello scalo vibonese con altri crocieristi imbarcati a La Valletta.

Secondo un recente report, è Malta a posizionarsi prima per flusso turistico di bassa stagione (76%9 di occupazione) seguita dalla Spagna (62%); l’Italia si classifica al sesto posto (42,9%). E mentre il resto d’Italia è interessato da condizioni meteorologiche avverse, in Calabria l’estate continua. La regione, grazie al suo clima, sarebbe in grado di accogliere turisti per 8/9 mesi all’anno, dalla primavera all’autunno inoltrato. Il problema principale dell’industria turistica calabrese è, però, la sua elevata concentrazione in alta stagione, che comporta la congestione dei trasporti e dei servizi di accoglienza, nonché il degrado dell’ambiente naturale e umano. Questa concentrazione può essere gestita attraverso politiche di destagionalizzazione che consentano la redistribuzione dei flussi su periodi diversi. In molte località del territorio vibonese, ad esempio, nei periodi di bassa stagione, essendoci pochi turisti, la maggior parte dei servizi e delle attività commerciali restano chiuse. Ma come si può sperare che arrivino turisti se la località si presenta deserta e disfunzionale? Tuttavia, anche in periodi di bassa stagione è possibile sfruttare alcune opportunità. Uno dei quali è quello di rivolgere l’offerta a target particolari, come ad esempio puntare su turisti che hanno un inverno molto più freddo del nostro e che quindi rincorrono il clima mite delle località mediterranee. Ne è un esempio l’arrivo di navi da crociera con a bordo viaggiatori provenienti prevalentemente dal Nord Europa. Certamente uno scalo di poche ore da parte di un numero non eccessivamente alto di persone non può risollevare l’economia legata al turismo, ma questo rappresenta uno dei possibili modi utilizzabili per promuovere flussi turistici anche in bassa stagione. Intercettare questi target mirati può spesso essere utile a promuovere le destinazioni fuori stagione. Ma il sole e il mare, da soli, di certo non possono bastare; per cui bisogna veicolare al meglio il messaggio che, a prescindere dalla stagione, il territorio vibonese, grazie alle sue bellezze naturali, alle tradizioni culturali e storiche e ad altre peculiarità come l’enogastronomia, è in grado di offrire risorse che sono fruibili sempre, anche in bassa stagione. Forse sono in molti a non saperlo e l’arrivo di turisti nel mese di ottobre o dicembre serve anche a diffondere questi favorevoli aspetti. In una regione che vuole e deve ripartire, il turismo non può essere considerato un fenomeno stagionale e l’economia locale potrebbe trarre molta linfa dall’ampliamento del ventaglio temporale del flusso turistico.

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