Vibo, il Comune monetizza sugli eventi mettendo a disposizione i palazzi di pregio
Dal Gagliardi al Santa Chiara, l'ente locale mette offre il proprio patrimonio immobiliare per ricorrenze di vario tipo. Ecco le tariffe che variano per residenti e non
Il Comune di Vibo punta a fare cassa anche attraverso l’utilizzo temporaneo e oneroso dei locali di sua proprietà. Questo il regolamento approvato nei mesi scorsi dalla Giunta che ha ricevuto il via libera dal Consiglio la scorsa settimana. Monetizzare sfruttando il pregevole patrimonio immobiliare in suo possesso proprio perché sono sempre più ricorrenti le richieste di utilizzo dei palazzi di pregio presenti in città per l’organizzazione di eventi di varia natura, e non a scopo di lucro, cui, in alcuni casi, far seguire rinfreschi e festeggiamenti, con attrazioni, musica e balli. I locali comunali che, salvo momentanee indisponibilità, possono essere concessi in uso per tali scopi, sono la Sala consiliare del Comune, i saloni di prestigio e l’annessa villa del settecentesco palazzo Gagliardi, la sala convegni, il chiostro e la terrazza di palazzo Santa Chiara, la sala convegni e il relativo chiostro del Valentianum e il salone di palazzo delle Accademie. A questi si aggiunte una delle stanze dell’ufficio di Stato civile.
Le tariffe
Esse variano sia se l’evento si svolge nei giorni lavorativi o non lavorativi, sia se uno degli sposi o entrambi non siano residenti nel comune di Vibo. Insomma, per chi viene da fuori si pagherà di più. Nei giorni feriali, in una delle stanze dell’ufficio civile il servizio è gratuito, mentre si pagherà 50 euro se entrambi gli sposi non sono residenti a Vibo. Nella sala consiliare 200 euro se uno degli sposi è di Vibo, altrimenti 350 euro. Nelle sale di pregio rispettivamente 400 e 600 euro; nel chiostro del Valentianum 250 euro nel primo caso e 350 euro. Nei giorni non lavorativi 100 e 150 euro nel primo caso; 300 e 450 euro nel secondo; 500 euro e 700 nel terzo; 350 e 400 nel quarto.
Cosa si potrà fare
Ad esclusione della Sala consiliare, dove è ammessa la possibilità solo di un brindisi, accompagnato da un minimale buffet, nei locali comunali sopra descritti sarà consentito organizzare rinfreschi, drinks, buffets e cerimonie di gala, che risulti opportuno organizzare a latere degli eventi o per i festeggiamenti relativi a matrimoni e anniversari di matrimonio non inferiori a 15 anni, nel pieno rispetto dei limiti di capienza, del decoro degli allestimenti e del ripristino integrale dei luoghi, ivi compresa la pulizia completa degli spazi. Resta inteso che le persone partecipanti agli eventi o alle attività autorizzate non potranno intrattenersi nei locali e negli spazi oltre il tempo concordato, neppure potervi soggiornare o dimorare, anche in via temporanea. La concessione degli spazi riguarda la semplice messa a disposizione dei locali (sala, servizi igienici, parcheggio) e gli eventuali arredi esistenti. Allestimento, pulizia e riordino degli spazi sono a carico del richiedente, come pure l’acquisto di cibo, bevande, vettovaglie ed eventuale altro materiale che si rendesse necessario per l’organizzazione dell’evento. E’ vietato l’uso di gonfiabili, di attrezzature e/o giochi che possano arrecare danni alle persone e alle cose, l’utilizzo di impianti sonori o condotte che possono arrecare disturbo alla quiete pubblica. Resta inteso che il materiale, o quanto necessario, per i singoli eventi deve essere rimosso al termine del periodo autorizzato, consegnando i beni nello stato di assegnazione. La concessione dei locali è subordinata al versamento di una cauzione che sarà determinata, contestualmente all’approvazione della relativa tariffa, con apposita deliberazione di Giunta comunale. La domanda d’utilizzo temporaneo dei locali, indirizzata al responsabile del procedimento, deve essere presentata, da un soggetto maggiorenne, almeno 10 giorni prima della data prevista per l’utilizzo richiesto su modulo in carta libera predisposto dal Comune.
Responsabilità
L’Amministrazione comunale garantisce la consegna delle strutture e dell’eventuale arredo degli spazi. I richiedenti sono personalmente responsabili per ogni danno ai beni comunali derivante da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa, tanto se imputabile ad essi quanto se prodotto da terzi, avendo i concessionari l’obbligo della vigilanza e della custodia delle persone e cose, badando che alla fine dell’iniziativa lo spazio rimanga in ordine, venga chiuso e le luci spente. Il responsabile del procedimento ha facoltà di negare la concessione qualora accerti la mancanza dei requisiti, previsti dal regolamento, necessari per l’ottenimento della medesima o per cause di forza maggiore; per improvvise, impreviste ed inderogabili necessità dell’Amministrazione comunale, la concessione delle sale può essere revocata in ogni momento, con provvedimento motivato; in tal caso l’amministrazione garantirà l’utilizzo in altra data, con esenzione di ogni richiesta risarcitoria o pagamento o rimborso ai richiedenti qualsiasi spesa da essi sostenuta o impegnata, ad esclusione del canone già versato.
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