venerdì,Gennaio 17 2025

Mileto, un anno fa la scomparsa del medico-scrittore Franco Giordano

Da anni trapiantato in Lombardia, prima di morire si era fatto accompagnare nella cappella di famiglia per scegliere il luogo di sepoltura

Mileto, un anno fa la scomparsa del medico-scrittore Franco Giordano
La chiesa di Mileto e nel riquadro Francesco Antonio Giordano
Francesco Antonio Giordano

È trascorso giusto un anno dalla scomparsa del medico e letterato vibonese Francesco Antonio Giordano. Era il 17 settembre del 2022, infatti, quando il 67enne dottore con la passione per la scrittura esalava l’ultimo respiro tra le braccia dell’amata moglie Sonia e dall’adorata figlia Teresa, arrendendosi al tumore ai polmoni che lo affliggeva da qualche anno. Da tempo Franco (così lo chiamavano gli amici più stretti), viveva con la propria famiglia a Corsico, in provincia di Milano, senza però aver mai dimenticato le proprie radici e scisso il legame con la terra natia. La scorsa estate, da uomo di scienza qual era, conscio del fatto che gli rimanevano poche settimane di vita, era voluto ritornare nella “sua” Mileto per una sorta di ultimo abbraccio ad amici, conoscenti e propri cari. Anche in quel frangente, al suo fianco, l’inseparabile compagna di viaggio Sonia, donna del nord che per suo amore aveva fatto della Calabria la propria terra di adozione. In quell’occasione, il 29 agosto, il commovente rito di commiato ai luoghi in cui era cresciuto, con la presentazione, nella sede del Cantiere musicale internazionale, della sua fatica letteraria “Il ragazzo del tutto o niente”. Un romanzo con vari spunti autobiografici, da cui traspare tutto l’amore per i propri luoghi d’origine. Qualche giorno prima, in una sorta di struggente viaggio al Calvario, si era fatto accompagnare dalla moglie nel locale cimitero comunale, scegliendo di persona il posto in cui doveva essere sepolto. Poi il ritorno in nord Italia e, come detto, solo due settimane dopo la sua morte. Oggi, a un anno di distanza, lo struggente ricordo della figlia Teresa. “Esattamente un anno fa – racconta – te ne sei andato per ricongiungerti al Padre. Ci sono giorni in cui vorrei poterti parlare, ascoltare i tuoi consigli. È un vuoto immenso quello che hai lasciato nel mio cuore. Avrei voluto che conoscessi tua nipote che porta il tuo nome. Mi manchi immensamente. Ciao papà!”

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