Porto di Vibo Marina: nave-traghetto carica giganteschi elementi metalmeccanici
L’infrastruttura si conferma, ancora una volta, il primo porto della regione per export di componenti metalmeccanici prodotti sul territorio vibonese
Ha fatto sosta questa mattina nel porto di Vibo Marina la nave-traghetto “Elio” della compagnia di navigazione Caronte & Tourist. Dopo aver provveduto a “inghiottire” nel suo ponte-automezzi degli enormi elementi per il trattamento di derivati da idrocarburi, prodotti nel polo metalmeccanico Amd di Rombiolo, la nave è salpata alla volta di Catania. La nave-traghetto, normalmente utilizzata per i collegamenti nello Stretto di Messina, è attraccata con il portellone di prua alla banchina Bengasi consentendo agevolmente l’imbarco dei giganteschi elementi, il più grande dei quali misurava 54 metri e portava un peso di 100 tonnellate. Il porto di Vibo Marina è infatti dotato di due scivoli che consentono l’attracco di navi ro-ro e di traghetti dotati di portelloni , utili anche in caso di emergenze o calamità naturali. “Il porto è da sempre, e lo è tuttora, idoneo agli attracchi di navi-traghetto- osserva la Pro Loco che ricorda anche il periodo in cui venne istituito a Vibo Marina un collegamento con Messina a mezzo di traghetti in seguito ai moti di Reggio del 1970. Ci si augura che, prendendo atto di questa opportunità, si possa istituire un collegamento stabile con le Eolie, Malta e i porti del Mediterraneo con imbarco/sbarco a Vibo Marina non solo di passeggeri ma anche di automezzi. L’infrastruttura si conferma, ancora una volta, il primo porto della regione per export di componenti metalmeccanici prodotti sul territorio vibonese, un punto di riferimento strategico per un settore industriale all’avanguardia che riesce ad esportare in tulle le parti del mondo i suoi prodotti”.
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