giovedì,Dicembre 26 2024

Scuola: per i docenti calabresi sfuma la stabilizzazione, il vincolo triennale frena i trasferimenti

La nuova clausola obbliga alla permanenza per tre anni nella sede di immissione in ruolo e così molti preferiscono un incarico di supplenza, lasciando scoperte le cattedre nelle regioni settentrionali

Scuola: per i docenti calabresi sfuma la stabilizzazione, il vincolo triennale frena i trasferimenti

di Luana Costa
Cattedre scoperte al Nord Italia e insegnanti del Sud Italia che rinunciano ad inseguire il sogno della stabilizzazione, preferendo un incarico da supplente. È l’effetto del vincolo triennale alla mobilità che è entrato in vigore a partire da questo anno scolastico. «L’anno scorso i docenti calabresi erano molto più propensi a spostarsi negli istituti scolastici del nord Italia per raggiungere il sogno dell’immissione in ruolo perché avevano la possibilità concreta di poter fare domanda» spiega Luca Scrivano, responsabile Uil Scuola. Il vincolo, imposto per legge e previsto nel contratto obbliga, infatti, i docenti alla permanenza per almeno tre anni nella sede di immissione in ruolo. Una circostanza che, assieme al caro vita nei grandi centri del nord Italia, sta scoraggiando i trasferimenti da Sud a Nord degli insegnanti, che invece avvenivano negli anni scorsi. «Fino allo scorso anno siamo riusciti ad ottenere una mobilità senza vincoli, anche per le assegnazioni provvisorie – aggiunge il sindacalista -. A partire da quest’anno il vincolo è previsto per legge ed inserito anche nel contratto, una decisione che riteniamo gravissima e ragione per la quale noi non abbiamo firmato il contratto come Uil federazione Rua». CONTINUA A LEGGERE QUI: Sfuma il sogno della stabilizzazione per i docenti calabresi, il vincolo triennale scoraggia i trasferimenti al Nord

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