mercoledì,Novembre 27 2024

Gasponi e la Sagra del dolce: una storia ricca di emozionanti ricordi

Un ritorno alle origini per i sapori genuini grazie alla collaborazione di tutto il paese che lavora unito per la buona riuscita di una festa storica

Gasponi e la Sagra del dolce: una storia ricca di emozionanti ricordi
Le donne di Gasponi e i “Vrazza”

Fervono i preparativi per la quarantennale Sagra del dolce che si terrà a Gasponi di Drapia il 13 agosto. Una manifestazione che vedrà anche l’esibizione in chiusura di serata del gruppo musicale degli Etno Band. Come da tradizione, tutto il paese – ripopolato dagli emigrati – si appresta a collaborare per la buona riuscita di un evento le cui origini risalgono alla fine degli anni ’70. La Sagra del dolce, di fatto, affonda infatti le sue origini tra il 1978 ed il 1979 quando una decina di volenterose ragazze del paese, poco più che ventenni, chiacchierando sulle varie sagre estive del vibonese, ipotizzarono di dare vita a Gasponi alla sagra dei ceci. Un prodotto che però, sebbene di coltivazione diffusa, non suscitò grandi consensi. Così, ragionandoci un po’ e andando con la mente ai prodotti tipici e alle tradizioni locali, è nata l’idea di organizzare un evento estivo capace di far conoscere il dolce tipico e storico di Gasponi, ovvero i “Vrazza”. Un dolce che è sempre andato a ruba per la sua bontà, genuinità e per il profumo.

Un momento della Sagra del dolce di Gasponi

La generazione della “vecchia guardia”, ossia gli iniziatori della Sagra del dolce, ricordano così ancora oggi “l’assalto” ai forni da parte di molte persone che non vedevano l’ora di comprare subito un pezzo del dolce tipico di Gasponi per gustarlo ancora caldo. Memorie poco note che, negli occhi di chi racconta, suscitano ancora un’immensa commozione. Dei “Vrazza” in viaggio verso i forni, sotto forma di impasto semi liquido, al ritorno in paese non restava che qualche profumatissima briciola dentro i “timpagni” di legno dove venivano adagiati una volta sfornati. Ricordi vividi che animano le donne di Gasponi le quali si dedicano ogni anno con amore per la creazione di questo dolce che continua a stupire ad ogni morso. Unitamente ai “vrazza” si preparavano anche i taralli e i “pastetti” (antichi biscotti caserecci da inzuppo), pronti ad “esplodere” in gusto e genuinità. Accanto a tali dolci fanno da corollario pure “zipoli” e “curuj”. L’identità di questa storica sagra – rappresentata da un dolce semplicissimo che racchiude in sé una storia di fratellanza ed unione post terremoto del 1908 – si rafforza quindi sempre più grazie alla collaborazione di quanti preparano altri dolci, tradizionali o moderni, da portare alla sagra per contribuire alla buona riuscita della manifestazione che, come di consueto, si svolge nel cuore del paese tra giganti, giochi di piazza, bambini festosi, bancarelle, griglia, musica e fuochi pirotecnici.

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