Paravati, si va verso la sospensione dei lavori per l’antenna 5G
L’impianto è in costruzione in località Santa Venere. La protesta dei cittadini e le iniziative del sindaco per ridiscutere il tutto a tutela della salute
Si va verso l’interruzione dei lavori di realizzazione dell’antenna 5G Vodafone sul territorio comunale di Mileto. L’impianto sta nascendo in località “Santa Venere-Quote”, nella frazione Paravati. Contro l’antenna si sono sin da subito schierati i cittadini residenti nell’area, i quali a tal proposito hanno dato vita a un comitato spontaneo, con tanto di raccolta di firme per bloccare un’opera «che ricade a pochi passi dall’abitato». Da qui una serie di incontri in Comune che hanno portato il sindaco Salvatore Fortunato Giordano a chiedere a più riprese alla società “Infrastrutture Wireless italiane spa” la sospensione delle attività in attesa di ulteriori approfondimenti. «Sono convinto – si legge nell’ultima lettera inviata – che la vostra scelta imprenditoriale di puntare sulle telecomunicazioni sia effettivamente all’avanguardia e sono altresì convinto che uno degli obiettivi è quello di non creare danni e neanche disagi, né turbare la serenità alle popolazioni interessate, bensì di fornire loro un servizio adeguato e condiviso al massimo rapporto ai tempi in cui viviamo. Detto ciò, sulla base di questi principi, l’installazione di un’antenna ha creato una forte protesta da parte di numerosi cittadini che abitano in quella zona». Il sindaco sottolinea, poi, che tra le ragioni addotte vi è che «dal punto di installazione vi sarebbero case e abitazioni a distanza di meno di trenta/quaranta metri. Orbene – prosegue – mi sento investito di una vicenda che investe obiettivamente la vita di molti cittadini e la loro serenità”. Da qui la sua richiesta di sospensione e di creazione di un tavolo tecnico, «che valga a dirimere ogni dubbio e/o a trovare eventualmente soluzioni alternative, che possano essere di equilibrio e di giusto contemperamento dei vari interessi in gioco, prima fra tutti la salute e la serenità dei miei concittadini, che ritengo un valore primordiale rispetto a ogni altro aspetto».
Vista l’assenza di risposte, nelle scorse ore Giordano ha preso un’ulteriore iniziativa. Nello specifico, con un atto di indirizzo della Giunta comunale ha inviato al responsabile dell’area urbanistica la medesima richiesta di interruzione in via cautelativa delle procedure di autorizzazione dei lavori in corso «degli impianti in grado di generare elettromagnetici». Il tutto, considerato che nel frattempo «si è rivalutata la pratica in questione che evidenzia alcuni aspetti che devono essere assolutamente approfonditi», tra cui il fatto «che la richiesta autorizzatoria riguarda un impianto radio frequenze, che è al limite massimo di quello consentito dalla legge nazionale, e che in data 12.6.2023 i tecnici incaricati della redazione del Piano strutturale comunale hanno depositato il lavoro integrativo richiesto dalla Commissione urbanistica regionale. In tali elaborati – si aggiunge – si evince che il posizionamento dell’antenna radio base negli incartamenti prodotti a corredo dell’istanza ricade in porzione di territorio interessata dall’opera e gravata da vincolo di natura geomorfologica e nello specifico da Fattibilità con consistenti limitazioni (Classe 3)». Alla luce di ciò si conclude «che la pratica per l’installazione predetta, da qualificarsi come opere di servizio essenziale, è carente della richiesta relazione geomorfologica, che agli atti della richiesta di cui sopra non è stata prodotta» e che, pertanto, ci sono aspetti molto importanti che vanno sottoposti ad approfondimenti «sia di carattere burocratico, sia di carattere sanitario al fine di dare maggiore tutela al bene primario della Salute, costituzionalmente riconosciuto che non può quindi essere assolutamente violato da norme di rango inferiore».
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