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Serra San Bruno: un cantiere didattico per il restauro del monumento ai Caduti – Video

Proseguono spediti i lavori di recupero di un luogo simbolo della città della Certosa che ruggine e crepe rischiavano di cancellare. Un’operazione voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfredo Barillari

Serra San Bruno: un cantiere didattico per il restauro del monumento ai Caduti – Video

Il monumento ai Caduti di Serra San Bruno tornerà agli antichi splendori. È infatti in corso il restauro di uno dei luoghi simbolo della città della Certosa. Un lavoro che il sindaco Alfredo Barillari ha deciso di valorizzare attraverso l’installazione di un cantiere didattico. A guidare le scolaresche che ogni giorno visitano il cantiere all’aperto è il direttore dei lavori, l’architetto Pasquale Rachiele. Un’ operazione tanto attesa quanto necessaria. Il “Fante vittorioso” bronzeo realizzato un secolo fa dall’artista Aurelio Mistruzzi mostrava evidenti segni del tempo, così come il complesso monumentale. Un luogo del ricordo e della memoria che ruggine e crepe rischiavano di cancellare.

Da qualche settimana infatti, a prendersi cura del monumento è un restauratore noto in città. Si tratta di Antonio Adduci, già autore del restauro del busto argenteo della reliquia di San Bruno.  Davanti al cantiere sotto lo sguardo attento degli “umarell” i lavori proseguono spediti. Per i serresi è un sogno che si realizza: «Sembrava impossibile si potesse restaurare il monumento», dice orgoglioso Cesare Staropoli, cittadino molto legato alla sua comunità: «Serra rinasce da queste cose straordinarie. Questo luogo – aggiunge – rappresenta la storia, le nostre radici. Qui sono incisi i nomi dei nostri eroi che hanno combattuto e che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà», conclude.

Per don Gerardo Letizia, il monumento ai Caduti è la rappresentazione pratica dell’arte serrese. «Serra era un paese di avvocati e di ingegneri, ma soprattutto di artisti», spiega il pensionato. La fine dei lavori è prevista entro luglio. «Ma grazie alle moderne tecniche di ristrutturazione, i lavori potrebbero terminare in anticipo», fa sapere il primo cittadino che aggiunge: «Un progetto avviato dopo il ritrovamento nell’archivio comunale dei progetti originali recuperati dal fango e dall’incuria in cui sono stati lasciati per anni. Siamo orgogliosi – conclude Alfredo Barillari – di restituire alla città un monumento che rende omaggio al sacrificio dei soldati della Prima guerra mondiale».

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