Oltre l’autismo, a Zambrone arrivano i percorsi trekking “Passeggiando nel blu”: «Puntiamo all’inclusività»
L’idea dell’associazione Marevitae in sinergia con il sodalizio vibonese Angsa. I promotori del progetto: «Esperienza unica che contiamo di ripetere». Intanto si lavora per rendere fruibili altri 12 chilometri di sentieri
«Come associazione puntiamo a rendere fruibili diversi sentieri su Zambrone. Stiamo cercando di realizzare, entro il prossimo anno, altri 12 chilometri di percorsi trekking che si aggiungeranno ai 15 km già presenti». Antonio Varrà, operatore turistico nonché membro del sodalizio “Marevitae” ci racconta l’evoluzione di un progetto turistico-culturale nato con l’obiettivo di raccontare, promuovere e valorizzare l’intero litorale della Costa degli dei. Itinerari e iniziative pensati per gli amanti delle attività escursionistiche, a stretto contatto con la natura e le sue ricchezze. Ma non solo. Le attività mirano a diventare sempre più inclusive. L’ultimo evento promosso, “Passeggiando nel blu”, ha registrato numerose presenze e curiosità crescente: «Grazie alla collaborazione tra “Marevitae” e l’associazione di Vibo Valentia, “Angsa”, nella persona di Mery Naso, abbiamo promosso una primissima edizione con l’auspicio di poter riproporre simili attività anche in futuro». Entrando nel dettaglio, spiega Varrà, «L’anima dell’iniziativa era quella di realizzare una camminata nel territorio di Zambrone ludico-motoria per ragazzi con autismo». [Continua in basso]
La passeggiata con i ragazzi autistici
La giornata ha avuto grande partecipazione. Le guide, Christian Macrì, Stefania Barillaro e Antonio Varrà, insieme ai ragazzi e alle loro famiglie hanno avuto modo di vivere «un’esperienza unica, ricca di energia e di sorrisi. Il progetto realizzato – fanno risaltare i promotori – è il risultato tangibile che basta poco per attuare processi di inclusività, basta poco affinché queste famiglie possano gioire del tempo in modo sereno. Il nostro ideale, che è stato sposato dall’associazione Angsa, è che attraverso queste azioni si possano favorire i processi di crescita sociale. Le camminate sportive aiutano tutti i partecipanti a riscoprire il contatto con la natura, a misurarsi con essa». Il punto di incontro è stata Piazza S.Carlo nel centro di Zambrone, per poi proseguire sulle colline in fiore, osservando le orchidee selvatiche, crisantemi, pratoline, ginestre fino a raggiungere dei vecchi mulini in disuso. Per concludere la giornata la Pizzeria Aramonese ha offerto ai ragazzi un rinfresco apparecchiando i tavoli in piazza dimostrando una grande sensibilità sul tema.
Turismo lento, laboratori e focus sugli antichi mestieri
Del turismo lento, legato alla storia, alla conoscenza del territorio, all’enogastronomia, alla valorizzazione dell’identità locale, il sodalizio “Marevitae” ha fatto la sua ragione di vita. Tant’è che le professionalità che si collegano all’associazione vantano esperienze decennali: «Ora è diventato di moda, ma tanti operatori del nostro comprensorio facevano “turismo slow” già vent’anni fa. C’è da dire – aggiungono dalla “Marevitae”- che negli ultimi tempi è cambiata la sensibilità del turista. C’è più attenzione e più interesse nei confronti di forme turistiche più esperienziali, legate ai luoghi. Da qui tutta una serie di “servizi” accessori, tra cui i percorsi trekking, che consentono al villeggiante di vivere in modo alternativo la vacanza». I progetti futuri non mancano: «Lavoriamo per realizzare laboratori culturali ed esperienziali per bambini e ragazzi. E ancora. Abbiamo in mente di promuovere un laboratorio capace di ripercorrere la storia dei mestieri che si sono persi. Un modo originale per ricostruire parte del nostro passato».
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