martedì,Luglio 2 2024

Tropea, porto commerciale perennemente al buio pure in estate e non mancano le proteste

Pescatori, escursionisti e turisti lamentano l'assenza dell'illuminazione pubblica nell'ingresso lato "scoglio San Leonardo". Chiedono poi panchine e tettoie dove aspettare gli imbarchi per le Eolie. Il Comune beneficiario di cinque milioni per un restyling della zona

Tropea, porto commerciale perennemente al buio pure in estate e non mancano le proteste
L’ingresso del porto di Tropea (lato commerciale) illuminato solo dai fari delle auto

«La parte del porto gestita dal Comune è abbandonata a sé stessa, come se al porto contano solo i privati e chi, come noi, invece lì ci lavora come pescatore o escursionista non debba essere preso in considerazione neppure per avere servizi minimi come l’acqua, bagni pubblici funzionanti o l’illuminazione pubblica». Questo l’ennesimo sfogo di alcune delle persone che, lavorando da una vita al molo foraneo di Tropea, denunciano le condizioni di abbandono di un’area pubblica fortemente frequentata anche dai turisti. Proprio riguardo i bagni pubblici (di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi), in molti rimarcano come «non esista neppure un bagno per i disabili e i locali che un tempo erano dei servizi igienici pubblici, a ridosso del parcheggio, ora si trovano in uno stato vergognoso, completamente distrutti dai vandali. Probabilmente – sottolineano alcuni pescatori -, questo angolo della città viene ad essere prediletto da alcuni delinquenti, favoriti dal buio perenne. Infatti qui l’illuminazione pubblica – come ingresso portuale lato scoglio San Leonardo e quindi sotto gestione comunalenon esiste. Neppure in piena estate quando c’è una gremita folla di turisti che attende di imbarcarsi per le escursioni “by night” verso le isole Eolie». [Continua in basso]

«Parlando con dati alla mano, si tratta di circa duemila persone in media al giorno ed anche il numero di coloro che effettuano la tratta per le Eolie di sera è in forte aumento. Sono i fari delle auto in transito – da e verso la pineta o i veicoli che entrano da quel lato del porto – ad illuminare la strada. Spesso, per evitare di inciampare, i turisti ricorrono loro stessi all’utilizzo del flash del telefono per riuscire a vedere il percorso in uscita dal porto. Non è uno scenario fra i migliori, specie perché l’illuminazione pubblica è uno dei principali servizi che bisogna garantire. Anche per avere un minimo di sicurezza in più. Basterebbe qualche palo della pubblica illuminazione pubblica proprio dove più necessario per rendere almeno più decorosa una parte di porto completamente abbandonata a sé stessa. Per non parlare poi – concludono i nostri interlocutori- dell’assenza totale di gazebo, panchine o tettoie per consentire una sosta all’ombra per i numerosi turisti che attendono anche diverse ore per potersi imbarcare in estate. Sappiamo che il Comune di Tropea risulta beneficiario da qualche anno di circa cinque milioni di euro per un intervento massiccio di restyling del porto, un progetto che risale alla gestione commissariale antimafia. Siamo tutti in trepidante attesa di sapere quando e come s’inizierà ad intervenire in una zona della città dove atti vandalici e pericoli di ogni genere non mancano. Bisogna impegnarsi molto per Tropea prima d’investire tanto in pubblicità – concludono i pescatori interpellati -, perché se poi la realtà non sempre corrisponde a quanto promosso e propagandato, la gente poi decide di non venire più qui e tutta la città vive principalmente, se non esclusivamente, di turismo».

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