Tropea: bagni pubblici aperti e funzionanti cercasi da anni
La "disavventura" di alcuni turisti stranieri nella "Perla del Tirreno" e le lamentele continue degli ambulanti del mercato per una situazione che aspetta da anni di essere risolta
Nella “Perla del Tirreno” i bagni pubblici continuano ad essere al centro del dibattito e delle polemiche. Questa volta è toccato ad una coppia di tedeschi, in vacanza a Santa Maria di Ricadi, fare visita a Tropea imbattendosi nella realtà di una cittadina non ancora alle prese con la stagione turistica. Secondo alcuni residenti, che ci hanno segnalato l’accaduto, «attorno alle ore 15-15,30 di lunedì la coppia aveva necessità di usufruire degli unici bagni pubblici che abbiamo a Tropea. Così gli è stato indicato di raggiungere il mercato coperto dove sono collocati i servizi igienici di proprietà del Comune. La donna, che è in stato di gravidanza avanzata, ha quindi raggiunto assieme al marito la struttura ma, con grande sorpresa, ha trovato i cancelli chiusi con il lucchetto. Non è la prima volta che questo accade, specie con i visitatori che giungono qui in bassa stagione proprio nell’area del parcheggio. Non solo, ma la beffa è doppia poiché se da un lato fuori non c’è il cartello con un’indicazione circa gli orari di apertura al pubblico dei servizi igienici, dall’altro c’è l’avviso che il costo per accedere al servizio dei bagni pubblici è di un euro». [Continua in basso]
L’argomento bagni pubblici, dunque, torna di attualità a Tropea facendo emergere che qualcosa non funziona come dovrebbe. Non è la prima volta che simili situazioni incresciose si verificano in città e considerando che quelli sono, al momento, gli unici bagni pubblici disponibili ci si aspetta, per logica, di trovarli aperti e funzionanti. Questo disservizio, che genera indubbiamente disagio, capita a volte che si ripeta anche durante l’orario del mercato, specie il sabato quando l’affluenza di persone in quell’area è numerosa. Negli anni e fino a poco tempo fa, gli stessi venditori ambulanti si sono infatti lamentati per i servizi igienici chiusi. Alcuni di loro non hanno peraltro esitato a raccontarci situazioni poco “edificanti” come il ricorso «all’utilizzo di bottigliette di plastica vuote per i bisogni, nascondendosi dentro il vano di carico dei furgoni». Non una questione da poco in una cittadina turistica: «Capita spesso anche che qualche cliente distratto, oppure a noi stessi venditori ambulanti, scivoli erroneamente una bottiglia contenente olio oppure vino, o che si verifichino altre circostanze per le quali è necessario pulire tempestivamente con acqua la pavimentazione del mercato coperto. Ma con i bagni sono chiusi la situazione si complica e dobbiamo correre ai ripari, posizionando a terra i cartoni nel tentativo di far assorbire il liquido disperso. A volte la giornata passa tranquilla – concludono gli ambulanti – ma altre volte alcuni inciampano negli stessi cartoni, specie gli anziani, correndo il serio rischio di farsi male».
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