sabato,Novembre 23 2024

Spilinga capofila nell’Ambito sociale territoriale, stipula una convenzione per i minori

L'accordo siglato con la comunità alloggio "il Germoglio" di San Cataldo seguirà le linee d'indirizzo impartite dalla Regione Calabria

Spilinga capofila nell’Ambito sociale territoriale, stipula una convenzione per i minori
Il Municipio di Spilinga

Il Comune di Spilinga, capofila dell’Ambito sociale territoriale, ha stipulato una convenzione valida due anni con la comunità alloggio per minori “il Germoglio” di San Cataldo (Caltanissetta). La struttura siciliana è stata individuata per l’accoglienza di minori residenti nel proprio territorio di competenza che necessitano di un intervento fuori dal contesto familiare di appartenenza. L’accordo che segue le linee d’indirizzo della Regione Calabria, prevede che tra le modalità di accesso dell’utente in struttura socio-assistenziale vi sia anche il ricovero in struttura extra regionale. Questo sarà possibile solo nei casi previsti della normativa regionale. La struttura, che ha una capacità ricettiva di 9 unità, si occuperà dell’accoglienza residenziale fuori dall’ambito regionale di minori cui l’Autorità giudiziaria ha imposto una limitazione territoriale e per i casi in cui vi è l’assoluta e documentata mancanza, nella Regione Calabria, di strutture idonee a soddisfare i bisogni espressi dal minore. [Continua in basso]

La comunità “il Germoglio”, secondo la convenzione stipulata con ben sedici Comuni del Vibonese di cui Spilinga è capofila, attraverso personale idoneo si occuperà dunque di raggiungere precisi obiettivi quali la creazione di percorsi individualizzati per i minori disadattati sociali o con disturbi del comportamento sottoposti a provvedimenti penali e/o amministrativi, di nazionalità italiana e straniera; predisporre progetti educativi mirati, garantendo ai minori ospiti un contesto di vita caratterizzato da un clima affettivo di tipo familiare; disporre di modelli relazionali e delle modalità di conduzione rispondenti alle esigenze degli ospiti sia in relazione all’età che al livello di maturazione di ciascuna persona, prestando particolare attenzione al rispetto dei diritti del minore e allo sviluppo della sua personalità. Favorire interventi integrati, grazie alla rete di collaborazione creata; azioni di formazione-istruzione e/o inserimento sociale; attivare strategie di rete per coinvolgere le risorse presenti sul territorio; svolgere attività di accompagnamento educativo-sperimentare ed ottimizzare percorsi individualizzati per il miglioramento degli utenti con problematiche psichiche e comportamentali.

La comunità favorirà anche l’inserimento nel mondo del lavoro degli ospiti che hanno mostrato volontà e capacità di rendersi indipendenti economicamente, ove possibile; concludere positivamente l’accompagnamento educativo degli utenti collegati al circuito penale e o amministrativo; attivare, anche su richiesta della Regione Calabria e/o dell’Autorità di giustizia minorile, ogni intervento ritenuto utile al raggiungimento degli scopi istitutivi della comunità stessa. Inoltre, tra i molteplici impegni, figurano anche la possibilità di dare ospitalità diurna e notturna garantendo agli utenti ospitati un clima di massima riservatezza; somministrare il vitto adeguato e il menù differenziati per fasce di età e giorni settimanali; collaborare con il Servizio sociale professionale competente sul caso al fine di elaborare il piano di intervento per il reinserimento dell’ospite. Sostenere materialmente e psicologicamente l’ospite attraverso un rapporto personalizzato e diretto a favorire un percorso di autonomia (con forme di recupero scolastico, formazione professionale, inserimento lavorativo, ecc.). Assistere e accudire l’ospite, vigilando sugli aspetti igienico-sanitari, garantendo la loro frequenza scolastica, anche mediante trasporto presso le scuole, favorendo il loro sviluppo psico-fisico e la socializzazione all’interno della struttura.

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