martedì,Dicembre 24 2024

Gli studenti di Serra San Bruno celebrano la giornata delle vittime innocenti della mafia

«Parlare di mafia in questo giorno - ha detto il Procuratore Vincenzo Capomolla - significa testimoniare una volontà di contrasto all’illegalità»

Gli studenti di Serra San Bruno celebrano la giornata delle vittime innocenti della mafia
La giornata in ricordo delle vittime innocenti della mafia organizzata a Serra San Bruno

di Andrea Fera
Contrastare l’indifferenza che genera oblio e che continua ad “uccidere” ogni giorno chi è stato privato della propria vita dalla violenza mafiosa; fare memoria rappresenta un percorso plurale e articolato, e divenire “portatori di memoria viva” costituisce un’opportunità di crescita umana. Sono queste le premesse da cui partono i ragazzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno che, nella XXVIII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da “Libera”, hanno inteso vivere l’evento all’insegna del coinvolgimento e dell’impegno. Elaborati di gruppo su tematiche scelte, quali “Donne e mafia” ed “Economia e mafia”, hanno costituito le linee guida per un  interessante dibattito avvenuto alla presenza del magistrato della Dda di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, entusiasta per l’incontro fortemente voluto dal dirigente scolastico, Tonino Ceravolo. [Continua in basso]

I ragazzi dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno leggono i nomi delle vittime innocenti di mafia

Nell’introdurre i lavori e nel formulare i saluti al magistrato ospite, Ceravolo ha inteso ricordare la figura del giornalista – scrittore Sharo Gambino, «un grande intellettuale – ha spiegato – divenuto un punto di riferimento per tanti giornalisti che si occupano di mafie, in quanto fu tra i primi a studiare il fenomeno ‘Ndrangheta, comprendendone a fondo le sue trasformazioni». Dal canto suo, il procuratore Vincenzo Capomolla ha evidenziato come «parlare di mafia proprio in questo giorno di memoria delle vittime innocenti, significa comprendere meglio le ragioni del contrasto alle mafie e testimoniare una forza di riscatto e una volontà di contrasto all’illegalità. Perciò – ha puntualizzato il magistrato – l’importanza dell’agenzia educativa della scuola è centrale». Ma i veri protagonisti dell’evento sono stati sicuramente tutti i ragazzi dell’ “Einaudi” di Serra, i quali hanno dimostrato sensibilità e impegno vivo per la buona riuscita dell’incontro. Coinvolti nel dialogo col Procuratore Capomolla, è stato possibile cogliere in loro tanta curiosità ed interesse. Fondamentale, infine, l’apporto dei docenti di diritto Belinda Malvaso, Stella Gallè, Fortunato Scopacasa e Francesco Vinci, che hanno coordinato i ragazzi nei loro interventi; mentre l’inappuntabile servizio di ricettività e servizi è stato garantito dai docenti Francesco Angotti, Francesco Lubieri, Luigi Giordano e Francesco Lamanna, assieme ai ragazzi dell’indirizzo Ipseoa. A fine giornata, i ragazzi riuniti all’aperto, hanno letto i nomi delle vittime innocenti di mafia.

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