giovedì,Dicembre 26 2024

Mileto, il questore Tatarelli visita il Centro “Maranathà” e incontra il vescovo

Il capo della Questura di Vibo ha visitato anche la basilica cattedrale e il museo statale, vero scrigno di reperti provenienti dall’antico sito normanno

Mileto, il questore Tatarelli visita il Centro “Maranathà” e incontra il vescovo

Ha fatto tappa a Mileto il nuovo questore di Vibo Valentia, Cristiano Tatarelli. Insediatasi in provincia nel novembre dello scorso anno, l’autorità di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno ha, nell’occasione, avuto modo di prendere contezza di una delle realtà Onlus più importanti della provincia di Vibo Valentia, ma anche di toccare con mano l’enorme patrimonio culturale e spirituale della città sede, tra l’altro,  della diocesi capostipite nell’anno mille del processo di rilatinizzazione del meridione d’Italia. Nella cittadina normanna il capo della Questura ha dapprima fatto visita al Centro di prima accoglienza e terapeutico per tossicodipendenti e alcolisti “Maranathà”, attivo nella sede “Oasi dei due Papi Benedetto e Francesco” di località “Martidi”. Al suo interno, nello specifico, il questore – accolto dal presidente e parroco della parrocchia “Santa Maria Assunta-San Nicola” don Domenico Dicarlo – ha incontrato in un clima di grande cordialità e privo di convenevoli gli operatori e gli ospiti della struttura di terzo settore che dal giugno del 1992 ad oggi ha accolto, assistito, dato una nuova opportunità di rinascita e “guarito” centinaia di giovani, e non solo, provenienti dalle varie regioni del sud Italia. [Continua in basso]

Successivamente il capo della Questura di Vibo Valentia ha potuto constatare di persona la valenza religiosa e architettonica dell’imponente basilica cattedrale, chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ma anche ammirare i capolavori artistici, storici e archeologici esposti all’interno del locale museo statale incastonato nell’ottocentesco Episcopio e diretto da Maurizio Cannata’, vero scrigno del glorioso trascorso dell’urbe, a metà dell’XI secolo elevata da Ruggero I d’Altavilla a capitale della propria contea normanna. Tra questi, i marmi di epoca romana, i trecenteschi sarcofagi Sanseverino, il turibolo in argento del XV secolo e la scultura eburnea del 1600 attribuita ad Alessandro Algardi, ritenuta prototipo di una serie di crocifissi sparsi in Italia e nel mondo. La visita del nuovo questore a Mileto si è conclusa con il cordiale e amichevole incontro avuto, all’interno della Curia, con il vescovo Attilio Nostro, insediatosi alla guida della diocesi nell’ottobre del 2021.  

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