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Zambrone, l’appello di un disabile: «Combatto per una casa popolare, le istituzioni non mi abbandonino»

Sul bando, il sindaco L’Andolina rassicura: «C’è un iter in essere, presto la graduatoria provvisoria». Ma di mezzo ci sono anche Asp ed Aterp

Zambrone, l’appello di un disabile: «Combatto per una casa popolare, le istituzioni non mi abbandonino»

Una casa popolare per poter vivere con dignità la propria malattia. È l’appello di Emiliano Artusa, affetto da disabilità e varie patologie che lo costringono ad un’esistenza sulla sedia a rotelle. La richiesta di aiuto alle istituzioni al fine di trovare un epilogo positivo alla vicenda. Emiliano Artusa vive a Zambrone ma l’abitazione che lo ospita, dietro pagamento di affitto, non è a suo avviso conforme al suo stato di salute: «Cerco di adeguarmi ma non posso andare avanti così. Sto sollecitando gli uffici preposti, combatto dall’anno scorso per avere una casa abitabile. Anche per l’affitto, non ricevo alcun aiuto o agevolazione». Racconta di trovarsi in grandi difficoltà: «Dall’ente mi ripetono che bisogna attendere. Sto aspettando da mesi ma non cambia nulla. Intanto la mia salute peggiora e alle medicine abituali se ne aggiungono di nuove. Sono davvero amareggiato e non so più cosa fare». [Continua in basso]

Il Comune di Zambrone

A ciò si aggiunge la necessità di avere assistenza: «Sul fronte disabilità il paese che mi ospita non sta riuscendo a fare molto. Non ho la possibilità di contare su alcun supporto nonostante le gravi patologie cui sono affetto. Mi auguro che il mio appello non cada nel vuoto, che il Comune mi venga incontro per consentirmi di vivere in maniera dignitosa. L’assistenza ma anche qualche aiuto per i canoni di affitto in attesa dell’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Le persone con disabilità non sono cittadini di serie B, le istituzioni devono fare di più».

Il sindaco L’Andolina

Le rassicurazioni del sindaco

In merito al bando per l’assegnazione delle case popolari, il sindaco Corrado L’Andolina ha precisato: «C’è in essere un iter, le famiglie hanno presentato domanda e in base ai punteggi gli alloggi verranno assegnati. Prima la commissione stilerà una graduatoria provvisoria, poi spetterà all’Aterp vergare la definitiva». In merito ai tempi, il primo cittadino ha inteso puntualizzare: «Sono certo che entro il 2023 sarà tutto definito. Le lungaggini non dipendono dall’ente ma dalle procedure burocratiche. Di mezzo c’è anche l’Asp che deve verificare alcune situazioni. La graduatoria provvisoria, comunque, verrà resa nota nel più breve tempo possibile». Assegnazione straordinaria? Su tale punto, il sindaco è chiaro: al momento non è una strada percorribile.

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