“Turismo delle radici”, il tropeano Enzo Scordo non demorde sull’albergo diffuso
Il bando è promosso dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) e ha registrato grande adesione nel Vibonese
Il progetto di slow village “Albergo diffuso Zaccanopoli” ideato da Enzo Scordo non vuole essere un sogno infranto, anzi il giovane e vulcanico tropeano insiste e persiste per la sua realizzazione. Tanto che ha recentemente partecipato all’esperienza formativa sul “Turismo delle radici” del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci). «Si é conclusa questa interessante e motivante esperienza su un comparto importantissimo per il panorama turistico e territoriale nazionale – ci ha fatto sapere Scordo, dalla sede di Confcommercio Cosenza -. Un percorso condiviso tra professionalità e competenze eterogenee, arricchito da ospiti con esperienze internazionali». [Continua in basso]
«Insieme ad un team di professionisti, con competenze eterogenee, stiamo partecipando al bando del Maeci sul “Turismo delle radici”, con un raggruppamento denominato “Radici calabresi”, capitanato da Tiziana Nicotera, autrice del “Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia” e che ringrazio per la possibilità formativa offerta», ha aggiunto Scordo. Una progettualità che andrà oltre al bando stesso e che, al momento, ha costruito una rete sinergica tra veri stakeholders pubblici e privati a più livelli: regionale, nazionale ed internazionale. «A pochi giorni dalla scadenza del bando, con grande soddisfazione ho constatato una grande partecipazione nel Vibonese avendo, tra i diversi soggetti partners, la sottoscrizione della Provincia di Vibo Valentia, la Camera di commercio Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, il Gal “Terre vibonesi” ed i Comuni di Tropea, Zungri, Zambrone, Mileto, Ionadi, Spilinga, Gerocarne e Rombiolo, oltre a diverse Proloco, a realtà museali-culturali e ad importanti associazioni di categoria della provincia di Vibo Valentia. Nella presentazione dell’elaborato finale – ha aggiunto Scordo -, ho parlato delle connessioni tra turismo delle radici, ospitalità diffusa e community based tourism applicate al progetto di slow village “Albergo diffuso Zaccanopoli”, per lo sviluppo territoriale dei borghi e delle aree rurali del Monte Poro e della provincia di Vibo Valentia. Ennesimo tassello di un percorso virtuoso per il nostro territorio e che, purtroppo, continua a scontrarsi con la mancanza di visione e volontà di sviluppo. Nonostante tutto, si attende ciò che verrà. Attendendo fiducioso di ricevere, a breve, adesioni da tutti i Comuni calabresi invitati a far parte di un partenariato lungimirante e costruttivo».
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