Corso Vittorio Emanuele III a Vibo tra saracinesche abbassate e una desertificazione già in atto
L’evidente regressione delle attività presenti su corso Vittorio Emanuele III a Vibo Valentia apre al rischio di una desertificazione commerciale non più trascurabile
L’evidente regressione delle attività presenti su corso Vittorio Emanuele III a Vibo Valentia apre al rischio di una desertificazione commerciale non più trascurabile. Il disagio sociale di una collettività è anche connesso al contesto in cui si vive e, sebbene il calo della densità commerciale sia in gran parte legato alla propensione per gli acquisti online da parte dei cittadini e alla presenza sul territorio comunale di diverse realtà commerciali legate alla grande distribuzione, l’Assessorato al commercio dell’ente – come del resto la stessa amministrazione comunale – dovrebbe valutare un programma mirato per interventi finalizzati a incentivare le aperture in centro. Il corso del capoluogo in alcuni giorni è spettrale. I proprietari delle attività commerciali che cercano di resistere è sempre più facile incontrarli sull’uscio della porta dei propri negozi in attesa che passi qualcuno. La gente non si vede, non è attratta dal centro e il mercato del commercio è sempre meno appetibile. [Continua in basso]
Osservando i dati dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa, che nel dettaglio del comune di Vibo Valentia fanno riferimento all’ultimo decennio, si rileva una brusca flessione per quello che riguarda la macrocategoria del “Commercio al dettaglio” all’interno del centro storico, nel quale le imprese diminuiscono di oltre 70 unità con una variazione di -23,7%; positivo, al contrario, l’andamento fuori dal centro storico, dove si registrano circa una decina di attività in più con una variazione di +5,9%. All’interno del centro storico la variazione negativa più rilevante in valore assoluto la fa registrare la sottocategoria “altri prodotti in esercizi specializzati” che registra una perdita di 50 imprese, mentre fuori dal centro storico si assiste a un aumento della sottocategoria relativa al “commercio al dettaglio ambulante” che aumenta di 20 unità. Stesso andamento per il comparto relativo ad “Alberghi, Bar e Ristoranti”. Nello specifico, infatti, mentre le imprese del centro storico diminuiscono di 10 unità (bar, ristoranti, alberghi) fuori dal centro crescono di una decina di attività. La “corsa” contro il tempo per incentivare la ripresa delle attività commerciali lungo corso Vittorio Emanuele III richiede interventi mirati e specifici di cui al momento non si vede l’ombra.
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