Lo scienziato di Mileto Rocco Lico ancora protagonista di una nuova scoperta sulle galassie quasar Nrao 530
Le immagini potranno fornire dati preziosi sulle regioni interne del getto del quasar Nrao 530
Ennesimo risultato di rilevo per la collaborazione scientifica Event horizon telescope (Eht), il progetto internazionale che, utilizzando una rete di telescopi sparsi in diversi continenti, sta studiando l’universo. Di conseguenza, altro successo per l’astrofisico vibonese Rocco Lico, membro del team di ricercatori che, in tale contesto, è riuscito in questi anni ad immortalare le prime vere immagini di un buco nero nella galassia. Nelle scorse ore è stato quindi svelato l’ulteriore traguardo conseguito dalla collaborazione scientifica internazionale. Lo studio appena svolto, pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal, ha nello specifico permesso di ottenere un’istantanea ad altissima risoluzione del quasar Nrao 530, distante circa sette miliardi e mezzo di anni luce dalla terra. I quasar (quasi stellar radio source) sono sorgenti di radiazioni e di luce tra i più brillanti e potenti dell’Universo, di origine e comportamento ancora oggi in gran parte misteriosi. A illustrare i dettagli dell’ultimo grande risultato conseguito dall’Event horizon telescope è stato, nelle scorse ore, proprio lo scienziato miletese, tra l’altro insignito mesi fa del prestigioso premio internazionale “Early-Career Awards 2022”. [Continua in basso]
Le immagini relative al lavoro di equipe potranno permettere di fornire informazioni e dettagli inediti su tali oggetti sparsi nel cosmo. «I quasar – ha sottolineato al riguardo l’astrofisico – sono galassie ellittiche super massicce che al loro centro hanno un buco nero dell’ordine dei milioni o miliardi di masse solari che ruota e attira gas e polveri. L’azione di forti campi magnetici fa sì che alcuni di questi gas vengano espulsi formando degli enormi getti relativistici. Con questo studio ad altissima risoluzione abbiamo rivelato per la prima volta la morfologia delle regioni più interne del getto del quasar Nrao 530, riuscendo a connettere questa struttura con quella su più larga scala ottenuta da osservazioni a più basse frequenze. Abbiamo anche riscontrato indizi evidenti della presenza di un campo magnetico elicoidale. E questo, insieme ad altro, ci permette di comprendere il ruolo di tale campo nel processo di formazione dei getti relativistici e la connessione con il buco nero centrale».
Attualmente l’esperto di fisica e osservazioni di nuclei galattici attivi e buchi neri è ricercatore all’Instituto de Astrofísica de Andalucía a Granada, uno dei centri di ricerca del Consiglio superiore della ricerca scientifica in Spagna (IAA-CSIC), e collabora con diversi centri di ricerca in Europa, Stati Uniti e Asia. Membro dal 2018 di Eht, Lico fa parte del team che si occupa delle tecniche di analisi e imaging dei dati, svolgendo anche ruoli di management e information technology. Laureatosi in astrofisica e cosmologia presso l’Università ‘Alma Mater Studiorum’ di Bologna, nel 2015 ha conseguito anche il dottorato di ricerca in astrofisica, dopo aver svolto parte dei suoi studi negli Stati Uniti presso la Boston University.
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