A Ionadi festa grande per il secolo di vita di nonna Maria Grazia
La centenaria ha ricevuto la visita di sindaco, parroco e alunni della scuola primaria. I figli: «Grazie a Gesù e alla Madonna per il privilegio concessoci»
Ionadi in festa per i cento anni di Maria Grazia Deodato. La nonnina di Nao ha raggiunto il ragguardevole traguardo del secolo di vita attorniata da amici e familiari. A portarle i saluti e l’affetto di un’intera comunità, il sindaco Fabio Signoretta, il parroco don Lucio Bellantoni e gli alunni e il corpo docente della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di San Costantino Calabro, diretto da Maria Luisa Vitale. I piccoli allievi, nell’occasione, hanno omaggiato la centenaria con un bel fascio di rose. Un gesto molto apprezzato dalla festeggiata. Figlia di contadini (tra fratelli e sorelle erano in undici), nonna Maria Grazia ha trascorso la sua vita tutta dedita alla famiglia e al lavoro. Dal matrimonio con Pasquale Maris ha avuto i cinque figli Antonino, Rosaria, Caterina, Antonella e Franco. Dalla sua, oggi, vanta anche la “ricchezza” di possedere dodici nipoti e nove pronipoti. Moglie e madre amorosa, nel corso della sua vita si è prodigata con il consorte alla conduzione di una masseria. Durante il periodo della raccolta delle olive non ha esitato a trasportare la sua merce a bordo di un camion coperto da un semplice tendone, partendo alle tre di mattina da Nao alla volta di un’azienda agricola di Crotone. I restanti mesi dell’anno li ha trascorsi provvedendo alla piantumazione e alla raccolta della cipolla di Tropea, alla mietitura e alla trebbiatura del grano e alla preparazione di formaggi e salumi e del pane fatto in casa. [Continua in basso]
Una vita all’insegna della fatica e dei sacrifici, dunque, tuttavia caratterizzata anche dalle tante soddisfazioni tipiche di chi si sa accontentare del poco e ripone la propria esistenza nelle mani del buon Dio. Ancora oggi gioviale e pienamente lucida, nonna Maria Grazia ha iniziato la giornata di compleanno accogliendo i familiari nella sua casetta situata nel centro storico di Nao. Quindi, il trasferimento in un ristorante del luogo, per l’appunto ubicato proprio dove prima sorgeva il vecchio pagliaio in cui lei ha trascorso la maggior parte della sua vita. Con la timidezza e la discrezione che ne contraddistinguono il carattere non ha mancato di raccontare aneddoti ed esperienze del suo vissuto centenario. Con emozione, invece, ha ascoltato il contenuto dell’accorata lettera d’“amore” scritta dai suoi figli per l’occasione. «Dobbiamo ringraziare Gesù e la nostra cara Madonna del Rosario che tu tanto preghi e che ci ha concesso di essere tuoi figli – si legge, tra l’altro, nella missiva – e il privilegio, certamente raro, di averti accanto per tanti anni. Hai avuto una vita lunga e piena di momenti difficili e duri. Hai attraversato la storia cara mamma, ma né i grandi eventi che hanno toccato la tua vita, né ciò che è accaduto intorno al tuo focolare hanno mai scalfito la tua infinita pazienza, la tua fede, il tuo animo gentile, eppure fermo e determinato. Solo tu sai quanto hai lavorato, in silenzio, con umiltà portando addosso pesi e fardelli che spesso non meritavi, ma alla fine ne è valsa la pena».
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