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Zaccanopoli: il cimitero chiuso da sei mesi e il “mistero” della perizia

Alcuni cittadini non mollano sul previsto abbattimento dei cipressi e chiedono chiarimenti all'amministrazione comunale

Zaccanopoli: il cimitero chiuso da sei mesi e il “mistero” della perizia

Per alcuni cittadini di Zaccanopoli, i cipressi secolari che stanno per essere abbattuti «non sono alberi malati, bensì monumenti importantissimi del patrimonio storico e culturale poiché hanno resistito incolumi a terremoti e guerre mondiali». Lo sfogo collettivo, che focalizza tutti i dubbi dei cittadini sul contenuto di una perizia agronomica – richiesta dall’amministrazione Budriesi per avallare tale rimozione – lo affidano agli spazi di riflessione che possono offrire i social e per un motivo ben preciso: evitare lo spreco di tempo e di soldi pubblici. Ci hanno provato ad opporsi alla rimozione, facendo leva anche sulle dichiarazioni di «illegittimità del provvedimento» del sindaco Maria Budriesi, ma il Tar di Catanzaro ha dato loro torto. Gli stessi cittadini non sono in ogni caso disposti ad arrendersi e, scegliendo la via della pubblica protesta, invitano gli altri cittadini ad impedire che tale provvedimento abbia seguito. «Il cimitero è chiuso da sei mesi – denunciano – e non si sa per quanto altro tempo ancora lo resterà. Non vogliamo, perciò, fornire alcun alibi all’amministrazione, che si deve assumere per intero tutta la responsabilità di questa situazione, compreso ovviamente l’eventuale abbattimento dei cipressi che la gran parte della comunità di Zaccanopoli, benché non manifestandolo pubblicamente, ritiene inaccettabile e la considera oltraggiosa verso i defunti». [Continua in basso]

«Alla base della rinuncia a impugnare la sentenza del Tar – hanno specificato – vi sono ragioni di rispetto dei cittadini e di responsabilità da attribuire per intero e senza sconti a chi disporrà l’abbattimento dei cipressi, compresi i membri della maggioranza che, pur dissenzienti, rimangono pubblicamente silenti, permettendo che si compia quello che giudichiamo essere uno scempio». Nel merito e «per quanto fatto finora, di fronte alla posizione assunta dall’amministrazione restiamo convinti di avere agito come avremmo dovuto agire a difesa dei cipressi in quanto tali e in quanto simbolo della salvaguardia di valori storico culturali appartenenti alla comunità. Non riteniamo che possano essere lasciati nella disponibilità discrezionale di chicchessia». E che «si tratti di una inaccettabile discrezionalità, per certi aspetti un capriccio dell’amministrazione, è suffragato non solo dall’evidenza dell’ottimo stato di salute dei cipressi e dalla generica considerazione espressa dal documento del direttore lavori . al quale non abbiamo potuto contrapporre in giudizio una contro perizia perché impediti ad accedere ai luoghi -, ma lo si ricava soprattutto dal fatto che la stessa amministrazione continua a tenere nascosta la relazione tecnica che essa stessa ha commissionato all’agronomo e di cui è in possesso fin dal mese di novembre 2022». E proprio su questa perizia vergata dall’agronomo Antonio Denami (incaricato l’11 novembre 2022), «depositata in Comune prima del ricorso al Tar, non resa pubblica neppure in sede processuale», si alimentano un forte malcontento e anche dubbi sulla bontà dell’operazione da parte di alcuni cittadini.

Il Municipio di Zaccanopoli

E «se tale documento avvalorasse la decisione dell’amministrazione di abbattere i cipressi, perché non renderlo pubblico? Questo documento non potrà rimanere segreto in eterno. Prima o poi sarà nella disponibilità dei cittadini che potranno giudicare l’operato dell’amministrazione, Tar o non Tar. Per parte nostra – conclude il gruppo di cittadini – continueremo a sostenere la battaglia per la difesa dei cipressi sul piano politico, avendola finora seguita anche sul piano economico, essendoci fatti personalmente carico di tutte le spese legali. Continueremo a seguire con lo stesso impegno questa vicenda, senza tralasciare nulla di quanto è nelle nostre possibilità per salvaguardare i nostri cipressi e approdare ad una soluzione rispettosa della nostra storia che, a dispetto di quanto finora dimostrato dall’amministrazione, non è cosa propria, ma è patrimonio di tutti». L’azione amministrativa per loro resta sotto la lente d’ingrandimento: «Analizzeremo ogni azione in merito e la porteremo a conoscenza dei cittadini, sostenendo il dibattito pubblico sull’importanza e la necessità di tutelare i beni e i valori della comunità di Zaccanopoli».

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