La lettera di un tredicenne a Gratteri: «Grazie per il futuro che stai disegnando per noi»
Le parole di Davide che ha scritto al procuratore esprimendo stima e ammirazione per il suo lavoro: «Ogni sera chiedo a Dio di proteggere i tuoi passi»
«Grazie per il futuro che stai disegnando per noi». Così Davide, tredicenne calabrese, nella lettera che ha scritto al procuratore Nicola Gratteri. Poche righe, ma scritte col cuore, che ha avuto modo di consegnare al magistrato a margine della presentazione del libro “Fuori dai confini” avvenuta ieri sera a Girifalco, nel Catanzarese.
«Caro procuratore spero non ti offenderai se ti darò del Tu, mia mamma mi ha intimato di darti del Lei, ma io vorrei parlarti come si parla ad un amico, ad un familiare, ad un parente», inizia così la lettera. [Continua in basso]
«Il Lei aumenta le distanze – aggiunge Davide -, ma io non sono distante da te, sono un ragazzino di tredici anni, figlio della tua stessa terra, quella che tu, con tanta fatica, stai tentando di ripulire per consegnare a me e alle future generazioni un mondo migliore. So che da tanti anni non fai un bagno al mare – scrive Davide -, che anche per prendere un caffè devi fare mille giri, prendere tanti accorgimenti per proteggere i tuoi uomini e te stesso da chi del crimine ha fatto la sua scelta. Ho imparato che ad un posto di blocco devo essere cordiale con uomini e donne che stanno solo facendo il loro dovere e da grande vorrei fare il carabiniere oppure il poliziotto per poter fare anch’io la mia parte».
E quindi la conclusione della lettera: «La sera prima di dormire parlo con la mamma, penso al mio papà salito in cielo troppo presto, prego Dio per lui e gli chiedo di proteggere i tuoi passi. Di allontanare da te ogni pericolo e di consentirti ancora per lungo tempo di godere della nostra terra. Grazie per il futuro che stai disegnando per noi. Ti voglio bene, Davide».
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