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Antica chiesetta di Piedigrotta a Pizzo, nuovi passi in avanti nell’iter per il restauro

Approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Prevista una spesa di 1milione e 828mila euro. Gli interventi mirano a migliorare il sito, tra i più visitati del Vibonese

Antica chiesetta di Piedigrotta a Pizzo, nuovi passi in avanti nell’iter per il restauro

Procede a Pizzo l’iter riguardante il restauro conservativo della chiesa rupestre di Santa Maria di Piedigrotta. Tra i luoghi del Vibonese più attrattivi dal punto di vista turistico, sarà oggetto di lavori atti a preservare e valorizzare lo storico sito. Nei giorni scorsi, con delibera di giunta, è stata eseguita la nomina del rup, responsabile unico del procedimento e l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica. In particolare si fa rilevare che «nell’ambito delle risorse stanziate dalla Regione Calabria per i lavori di completamento della Chiesetta, figurava una specifica voce per eseguire studi specialistici per il restauro dell’intero monumento». Più specificatamente «la progettazione in materia di lavori pubblici si articola secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo». [Continua in basso]

Piedigrotta, il restauro

Il quadro della Madonna di Piedigrotta

Si punta ad assicurare il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività, la qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell’opera, la conformità alle norme, ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza. In più si specifica l’esigenza di garantire la compatibilità con le preesistenze archeologiche e l’accessibilità e adattabilità del sito in materia di barriere architettoniche. Con l’atto a firma della giunta targata Sergio Pititto è stato individuato come responsabile unico del procedimento, l’architetto Nicola Domenico Donato, responsabile del settore tecnico lavori pubblici-patrimonio dell’ente. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, redatto dalla società Archnos, per un importo complessivo di 1 milione e 828mila euro.

Il culto della Madonna di Piedigrotta

Piedigrotta è una delle località più apprezzate della città Napitina e dell’intero comprensorio vibonese. Qui le leggende e la storia si fondono, restituendo un culto antico quanto radicato nella comunità. Si racconta di un naufragio avvenuto nel Seicento. Un veliero, di passaggio lungo la costa calabra, fu sorpreso da una violenta tempesta. I marinai, temendo per la loro vita, pregarono ardentemente il quadro della Vergine custodito della cabina del capitano. Per l’imbarcazione non ci fu scampo ma l’equipaggio si salvò. A riva venne trasportato anche il quadro della Madonna e la campana di bordo datata 1632. I marinai mantennero la promessa: scavarono una grotta e li vi collocarono l’effige miracolosa. Tra ‘800 e ‘900, la cappella venne ingrandita grazie al lavoro dell’artista locale Angelo Barone e del figlio Alfonso. Negli anni sessanta, a seguito di un atto vandalico che danneggiò la chiesetta in modo grave, un nipote degli scultori originari si prodigò per riportare il sito all’antico splendore. Oggi un nuovo capitolo della storia della Chiesetta, cuore pulsante del sentimento religioso locale.

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