martedì,Dicembre 3 2024

Vibo, il procuratore Falvo e i giornalisti incontrano gli studenti del “Galilei”

L'incontro organizzato da Libera e dall'Istituto scolastico, si inserisce in un percorso formativo con al centro la legalità e il principio di responsabilità individuale e collettivo

Vibo, il procuratore Falvo e i giornalisti incontrano gli studenti del “Galilei”

La sinergia e la coesione tra la scuola, le associazioni e gli apparati dello Stato, sono il primo strumento di lotta alla criminalità. Grazie a questa prospettiva, è stato possibile assistere a una bella pagina di “lezione alla legalità” vergata dal procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo il quale, nell’Aula magna dell’Istituto tecnico economico “Galileo Galilei”, ha dialogato con gli studenti del plesso vibonese circa gli stratagemmi che la ‘ndrangheta utilizza per avvicinare i giovani e quanto sia necessario saper resistere alle ingannevoli tentazioni, prediligendo la via della legalità. Ad accompagnare il procuratore nell’incontro organizzato dall’Istituto e da “Libera Vibo” attraverso l’impegno costante del suo referente provinciale Giuseppe Borrello, sono stati i giornalisti Marialucia Conistabile, Carmen Bellissimo, Gianluca Prestia, Mimmo Famularo e Tonino Fortuna i quali, hanno dialogato con i ragazzi rispondendo a varie domande a margine delle ultime operazioni antimafia che la Dda di Catanzaro ha condotto nel Vibonese. [Continua in basso]

Il procuratore di Vibo, Camillo Falvo

L’evento titolato “Scenari all’indomani dell’operazione Rinascita Scott” è stato aperto da Giuseppe Borrello, che ha evidenziato il lavoro straordinario svolto dalle articolazioni dello Stato. “Nel corso degli anni abbiamo fatto un percorso importante in questo Istituto, anche in collaborazione con Libera, con al centro il tema della legalità – ha spiegato la docente Giusi Fortuna – realizzando un progetto che ha visto come seme Giovanni Falcone e come frutto Nicola Gratteri. Compito di un docente è far pensare e riflettere gli studenti, affinché si formino”. A seguire, il dirigente scolastico Raffaele Suppa ha affermato che “le ragioni e le passioni vanno coniugate all’interno di quelli che sono i buoni propositi e le azioni quotidiane. La rigenerazione dei comportamenti è un lavoro costante e riguarda tutti noi. Il principio di responsabilità deve condurci ed è su questo che va richiamata l’attenzione dei ragazzi, poiché la scuola deve offrire formazione umana”. Atteso dai ragazzi, l’intervento del procuratore Camillo Falvo che ha tenuto a precisare: “Parlare nelle scuole è quello che faccio da venti anni, perché è importante quello riusciamo a far capire ai ragazzi, poiché la lotta alla criminalità si fa prima qui dentro e poi nelle aule di Giustizia”.

“Se riusciamo a far capire agli studenti quali sono i principi della legalità e perché non bisogna avvicinarsi agli ambienti criminali, riusciamo veramente a invertire la rotta. Le mafie si nutrono dell’apporto di giovani e anche di quella propensione alla violenza, sempre più forte nel succedersi delle generazioni. – ha spiegato Falvo – Ragazzi della vostra età si fanno coinvolgere in situazioni pericolosissime anche per poche centinaia di euro, arrivando a rischiare molti anni di carcere”. Un punto di forza per i giovani, nel prendere le distanze da fenomeni quali la ‘ndrangheta, è sicuramente la conoscenza, l’informazione. Da qui il riconoscimento del procuratore al lavoro dei giornalisti, rimarcando l’importanza della stampa che ha un ruolo decisivo nella lotta alla criminalità, attraverso la narrazione e l’analisi “Il vostro è un lavoro delicato e importantissimo, non è facile scrivere di certe situazioni e quello che fate è ammirevole. – ha affermato rivolgendosi ai cronisti – Il territorio del Vibonese ha bisogno di essere raccontato. Questa è la provincia più gravemente investita dalla criminalità organizzata e per questo motivo un’operazione come “Rinascita-Scott” ha un peso ancora maggiore rispetto a quello che avrebbe altrove. Falvo ha infine evidenziato l’importanza che la maxi operazione ha avuto unitamente a quelle che l’hanno preceduta fino all’ultima, “Olimpo”, di appena qualche giorno fa.

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